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Lavoro nero nella Bassa modenese: altre attività nel mirino dei carabinieri

I carabinieri della compagnia di Carpi proseguono le attività di contrasto alle assunzioni irregolari nella Bassa e nelle Terre d’argine, tanto da aver sospeso nelle ultime 24 ore due attività commerciali per l’impiego di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori. Nel mirino dei militari –  coadiuvati nei blitz dai carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Modena – a Novi di Modena e Medolla, aziende tessili cinesi. In particolare, durante i controlli eseguiti nel corso della notte (orario prediletto dai cinesi per lavorare senza disturbo), i carabinieri hanno sospeeso l’attività lavorativa del laboratorio sito in frazione Rovereto per aver impiegato “in nero” 3 lavoratori su un totale di 10 dipendenti cinopopolari (tutti in regola con i documenti di soggiorno), ed elevato sanzione amministrativa di euro 7.500,00.

Più grave la situazione di una ditta tessile di Medolla che aveva impiegato “in nero” 3 lavoratori su un totale di 3 dipendenti cinopopolari, uno dei quali clandestino ed accompagnato presso la Questura di Modena per la successiva espulsione. Inoltre, durante i controlli sono stati rintracciati altri due cinesi che dormivano in una stanza trasformata in dormitorio e tratti in arresto poichè a loro carico pendevano decreto e ordine di espulsione, emessi da Prefetto e Questore di Prato nel giugno 2010. La titolare dell’azienda è stata denunciata per favoreggiamento di clandestini e sfruttamento manodopera clandestina. Naturalmente la ditta è stata sospesa con una multa di 8.000 euro.

Le societò colpite dovranno regolarizzare la loro posizione, assumendo gli irregolari (tranne ovviamente quelli clandestini) pagando una ulteriore contravvenzione di 1.500 euro entro le ore 12 del giorno lavorativo successivo a quello di adozione del provvedimento di sospensione. Se non ottempereranno, l’attività lavorativa sarà effettivamente sospesa fino alla data di regolarizzazione.

Dall’inizio dell’anno sono stati eseguiti già 1 arresto, 4 aziende sospese e 15 lavoratori in nero scoperti, mentre nel corso del 2010, la compagnia di Carpi, con servizi finalizzati al contrasto delle assunzioni irregolari (finalizzate all’abbattimento dei costi e quindi alla violazione dei principi basilari della concorrenza leale) ha sospeso 35 attività imprenditoriali e commerciali, accertate oltre cento assunzioni irregolari, arrestate 12 persone per inottemperanza ad ordini di espulsione e denunciati 20 clandestini. Le sanzioni amministrative ammontano a un totale di circa 200.000 euro.

















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