Il gruppo consiliare Lega Nord di Sassuolo ha presentato un Ordine del Giorno in merito ad un nuovo progetto denominato “La casa dei papà”, che ha lo scopo di sostenere ed aiutare i padri separati e divorziati con figli a carico.
Il testo dell’Odg
Sassuolo, 08 Febbraio 2011
Al Presidente del Consiglio Comunale, Al Sindaco, ai membri della Giunta Comunale
Ordine del Giorno
PREMESSO CHE
Gli ultimi dati diffusi dall’Istat che si riferiscono all’anno 2008 in merito ai divorzi e alle separazioni , rivelano un deciso aumento degli stessi in tutto il territorio nazionale con 85.000 separazioni e 55.000 divorzi registrati ;
L’ aumento percentuale rispetto agli stessi dati del 2007 si assesta al 7,3% , ed evidenzia un preoccupante andamento in crescita della percentuale indicata;
Il 70% dei divorzi coinvolge figli avuti durante l’unione matrimoniale : il 56% di questi bambini ha meno di 11 anni in caso di separazione dei genitori (la percentuale è del 35% in caso di divorzio);
Il 78% degli affidamenti è di tipo condiviso , una condizione migliorativa rispetto al passato , dove il minore era solitamente affidato in modo esclusivo alla madre;
CONSIDERATO CHE
Oggi il padre separato è solitamente obbligato a versare oltre la metà del suo introito mensile (che per 9 lavoratori su 10 non supera i 1500€/mese) in forma di assegno di mantenimento per i figli (dai 300 ai 500€ al mese per ogni figlio) e ,molto spesso, anche come partecipazione alle spese per saldare il mutuo della casa.
Molte realtà nazionali , fra cui l’ Associazione Padri Separati Onlus e moltissime Amministrazioni Locali (specialmente gli Assessorati ai Servizi Sociali) , hanno iniziato percorsi di aiuto nei confronti dei padri separati o divorziati con figli, mettendo a disposizione alloggi convenzionati che permetteranno ai padri di ospitare i loro figli ricreando l’ambiente domestico nel quale i ragazzi erano abituati a vivere.
Queste “Case dei papà” sono realtà consolidate in Città come Milano, Bolzano e Roma ,ed i padri che hanno trovato sostegno sono circa 450 solo al Nord.
I padri che usufruiscono di questi servizi di assistenza rispondono ad alcuni semplici requisiti :
o Sono separati legalmente e/o hanno interrotto la convivenza ;
o Possiedono un reddito annuo sufficiente a versare un contributo mensile minimo (a parziale partecipazione delle spese di gestione dell’appartamento) ;
o Non hanno la disponibilità della casa coniugale e non hanno in proprietà, locazione, comodato, un immobile nel territorio della Repubblica Italiana;
o Hanno disponibilità a condividere l’appartamento con altri padri , se l’alloggio indicato lo permette ;
PRESO ATTO CHE
Ad oggi , nella realtà del nostro territorio, non esiste una stima precisa e puntuale dei casi in oggetto esaminati , ma da un’informativa dell’Ufficio Minori si è riscontrata una stima in aumento della percentuale di divorzi e separazioni che coinvolgono figli minori ,
Il Consiglio Comunale
Impegna il Sindaco e la Giunta
Ad avviare un’indagine conoscitiva relativa al numero di casi di padri in difficoltà , che possa diventare una statistica vera e costantemente aggiornata ;
Ad avviare un nuovo progetto sperimentale denominato “La Casa dei Papà” , nel caso in cui dallo studio realizzato si evidenziasse la necessità di mettere a disposizione alcuni alloggi a questi papà separati ;
A mettere a disposizione dei padri separati/divorziati alloggi comunali (in proprietà o comunque in disponibilità allo stesso), nel numero che sarà possibile destinare allo specifico progetto ;
Ad indire un bando di assegnazione di questi appartamenti , che preveda la possibilità di rimanere assegnati all’alloggio indicato per un periodo non inferiore ai 12 mesi , a rotazione, o fino al raggiungimento di una stabilità economica , utilizzando l’indagine conoscitiva come prima graduatoria.
I Consiglieri Comunali
GANDINI ANDREA, GOTTARDI FRANCESCA, GUANDALINI MAURO, BARGI STEFANO, LORENZI LORENZO
