In occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza mondiale istituita in Italia con la Legge del 20 luglio 2000 per ricordare la Shoah e la liberazione il 27 gennaio 1945 dei prigionieri nel campo di concetramento polacco di Auschwitz, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza organizza per giovedì 27 gennaio 2011 due iniziative per non dimenticare le leggi razziali, introdotte in Italia nel 1938, e le loro drammatiche conseguenze.
In programma per la mattina di giovedì 27 gennaio a partire dalle ore 9.30 presso l’Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia (l.go S. Eufemia, 19), organizzato della facoltà di Lettere e Filosofia e dal Dipartimento di Scienze del Linguaggio e della Cultura, una iniziativa pubblica alla presenza di numerose autorità con l’intervento di esperti e storici che analizzeranno gli accadimenti del 1938 italiano ed europeo.
Ad aprire l’incontro, coordinato dalla dott.ssa Giulia Ricci dell’ Istituto Storico di Modena, il dott. Demos Malavasi, Presidente del Consiglio provinciale di Modena, il prof. Aldo Tomasi, Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e la dott.ssa Sandra Eckert, Presidente della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia.
Successivamente prenderà la parola il prof. Andrea Panaccione, docente di Storia dell’Europa dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, che interverrà su “L’anno 1938 in Europa”. A seguire verrà presentato il documentario di Mimmo Calopresti “Volevo solo vivere”. A seguire il prof. Alfonso Botti, Direttore del Dipartimento di Scienze del Linguaggio e della Cultura dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, introdurrà il documentario “Neve diventeremo”, lasciando poi spazio alle conclusioni della dott. ssa Adriana Querzè, Assessora all’Istruzione, Politiche per l’infanzia, Autonomia scolastica e Rapporti con l’Università del Comune di Modena.
Al pomeriggio, alle ore 17.30, avrà luogo la tradizionale deposizione della corona presso l’Atrio del Palazzo del Rettorato (via Università, 4) a Modena, che verrà collocata sotto la lapide posta a ricordo dei docenti universitari di origine ebraica allontanati dal loro ruolo a seguito delle leggi delle leggi razziali.
“La tradizionale deposizione della corona – sottolinea il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi – è un modo per non dimenticare chi fu vittima del clima di <caccia alle streghe>, che si sarebbe andato ad instaurare in quegli anni, durante i quali tanti uomini di cultura, scienziati e intellettuali, ma anche semplici cittadini, si trovarono ingiustamente travolti da quella follia distruttrice, che costò l’allontanamento dall’insegnamento di alcune delle menti più brillanti che calcarono le aule del nostro Ateneo, nonché l’esilio o peggio ancora la prigionia ed il martirio di milioni di persone”.


