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A Modena un nuovo percorso di studi Tecnici Superiori

Cresce fra le imprese modenesi l’interesse per la costituzione della Fondazione per l’Istituto Tecnico Superiore della Meccanica e dei Materiali, nell’ambito del programma della Regione Emilia-Romagna per lo sviluppo dei poli tecnico-formativi. Il nuovo percorso di istruzione superiore sarà realizzato presso l’ITIS Fermo Corni di Modena, capofila della iniziativa, il cui dirigente Francesca Giuliani è anche il primo presidente della neonata Fondazione. L’ITS (questa la denominazione abbreviata) realizzerà corsi biennali di istruzione per il conseguimento del diploma di Tecnico Superiore, contribuendo alla diffusione della cultura tecnica e scientifica e sostenendo lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo regionale. Ne risulterà così una offerta di istruzione complessivamente ampia, articolata e integrata, in grado di rispondere alla richiesta di tecnici di vario livello e di rafforzare la collaborazione fra le diverse realtà economiche, didattiche e istituzionali del territorio. In particolare, i soggetti che aderiscono alla Fondazione ITS apportano risorse economiche e professionali, materiali e immateriali, integrando, all’interno del sistema scolastico, le competenze presenti nel mondo del lavoro e, allo stesso tempo, creando ulteriori sinergie fra soggetti pubblici e privati presenti sul territorio.

La Fondazione modenese non ha scopo di lucro e nasce grazie all’impulso di Confindustria, CNA, Confapi pmi e Confartigianato-Lapam, con il supporto della Provincia di Modena. Aperta all’ingresso di ulteriori partner, la Fondazione è attualmente costituita, oltre al Corni, da entità rilevanti del “sistema Modena” con proiezione regionale ed internazionale. Sono presenti quindici imprese (Ferrari Auto, Caprari, Tironi, SCE, IST, CMS, Tec-Eurolab, CNH Italia, Lorilabors, Piacentini costruzioni, Salami, Qonsult, Galvanica Nobili, TECMA, Margen, Malagoli Aldebrando), oltre al Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università di Modena e Reggio, Democenter-SIPE, i comuni di Bomporto e di Modena e sei centri di formazione: IAL, EDSEG, Nuova Didactica, CSPMI, CNI-ECIPAR, FormArt.

I percorsi didattici avranno caratteristica post-diploma e prenderanno avvio presumibilmente entro l’anno, con le modalità che saranno definite dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione Emilia-Romagna.

















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