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Lettera dipendenti Nichel Cromo 2 Mirandola, forti preoccupazioni per il futuro

Riceviamo tramite il sindacato Cgil, e pubblichiamo, la lettera dei dipendenti della Nichel Cromo 2 di Mirandola in cui esprimono le loro preoccupazioni circa la continuità produttiva dell’azienda e il loro futuro occupazionale.

Siamo i 43 lavoratori della Nichel Cromo 2 di Mirandola.

Negli ultimi tempi sono apparsi su diversi quotidiani articoli positivi e rassicuranti riguardanti la nostra situazione lavorativa.

Noi però non siamo d’accordo, perciò abbiamo deciso di descrivere la realtà dal nostro punto di vista.

È vero che dal 3 gennaio per tutto il 2011 è stata aperta la Cigs (e di questo ringraziamo Provincia e Fiom per la loro disponibilità anche durante le feste natalizie), ma è anche vero che dopo 8 mesi di cassa ordinaria che ha già minato l’economia delle nostre famiglie, della mensilità di dicembre (in aggiunta ai ratei di 13^ maturati) il 15 gennaio non vedremo neanche 1 euro, perché le casse dell’azienda sono ormai all’asciutto.

In una riunione svoltasi in Comune i primi di novembre 2010, era stato annunciato dall’avv. Mantovani che entro la fine del mese stesso, avrebbe voluto sulla sua scrivania i piani industriali dei probabili acquirenti per poter decidere a chi venderla o affittarla. Bene! Siamo ormai a metà gennaio e di quei piani industriali, tra rinvii e appuntamenti mancati, non ne abbiamo visto nemmeno l’ombra!

Gli unici ai quali sembra interessare la sorte della Nichel Cromo siamo noi dipendenti (e la Fiom-Cgil). Siamo tutti lavoratori abituati ad alzarsi alle 4 del mattino per aprire i cancelli dell’azienda per poi richiuderli alle 21.30 dopo 2 turni di attività, e nonostante l’abbandono del nostro titolare, continuiamo a controllare di nostra spontanea volontà che il sito produttivo non subisca ulteriori danni.

Dalla chiusura dell’azienda non abbiamo avuto altro che belle parole dall’avvocato rappresentante di Carlo Bruschi, ma di fatti concreti molto pochi.

A questo punto ci chiediamo: cosa c’è dietro tutto questo? Chi è il burattinaio che muove i fili di questo teatrino? Magari lo stesso titolare fuggito all’improvviso, che invece continua a lavorare nell’ombra? Chi comprerebbe un’azienda piena di debiti come la nostra se non attraverso un fallimento?

Tanti mesi di fermo produzione non possono di certo giovare al futuro dell’attività e il degrado dello stabile dell’azienda fa lievitare giorno per giorno l’ammontare dell’investimento che un ipotetico compratore dovrebbe spendere per rimettere a norma tutta l’attività.

Fatta eccezione per il Sindacato e l’Amministrazione comunale (che ci hanno sempre sostenuto), ci sentiamo abbandonati e traditi e ora chiediamo solo chiarezza e verità: chiediamo che vengano accelerate le procedure atte al ripristino dell’attività con indicazione dei tempi necessari, altrimenti tutti noi saremmo costretti a prendere decisioni drastiche per evitare la chiusura definitiva dell’azienda!

I 43 dipendenti della Nichel Cromo 2 di Mirandola
















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