In occasione della visita dei manager della sua rete internazionale, SACE ha organizzato, in collaborazione con Confapi pmi Modena, con cui ha appena siglato una partnership a favore delle Pmi della provincia, un incontro aperto alle aziende e alle banche attive sul territorio dell’Emilia-Romagna. Ieri pomeriggio, nella sede dell’associazione, sono stati presentati gli strumenti offerti dal gruppo assicurativo finanziario e quelli degli istituti bancari partner, insieme a una lettura della situazione attuale e delle previsioni sul futuro dei distretti industriali della regione. La visione degli esperti è unanime: per uscire dalla crisi una delle strade più favorevoli sta nell’internazionalizzazione verso i nuovi mercati emergenti. A fare gli onori di casa il presidente di Confapi pmi Modena Dino Piacentini: “La crisi economica, dovuta sia a fattori del mercato globale sia al venir meno degli asset finanziari, ha impattato enormemente e in modo complesso sull’economia di questa provincia – ha detto nel dare il via ai lavori – oggi vorremmo capire cosa possiamo fare come pmi per dare risposte concrete nell’accorciare i tempi di uscita da questo difficile momento economico”.
Il Chief operating officer Raoul Ascari e la Responsabile della rete internazionale Michal Ron hanno presentato SACE, l’organizzazione della rete estera e l’offerta di strumenti assicurativo-finanziari a disposizione delle imprese per sostenerle nella gestione dei rischi, nell’accesso al credito e nella crescita sui mercati esteri. Sulle caratteristiche del distretto si è soffermato invece Franco Mosconi, docente di Economia Politica Industriale dell’università di Parma, che ha individuato nell’internazionalizzazione le prospettive future; dopo il crollo che l’export ha subito lo scorso anno, la speranza, supportata dalle previsioni, è di una sua crescita nei cosiddetti paesi Bric. “Serve ovviamente una nuova politica industriale – ha concluso – che vuol dire incentivare e favorire il rapporto tra banca e impresa verso i nuovi mercati”.
Sono poi intervenuti i rappresentanti dei diversi istituti bancari presenti, Francesca Beomonte, responsabile dello Structured Trade e Export Finance di Unicredit, Gabriele Ugolini responsabile delle relazioni internazionali e Cash Management della Banca Polpolare dell’Emilia Romagna, Maurizio Sola, export manager del Banco Popolare e Giovanni Venè, responsabile della divisione internazionale di Cariparma. Il legame con il territorio e il dialogo con le imprese per comprendere le loro esigenze sono i punti cardine tra quelli sottolineati, insieme agli strumenti finanziari messi a disposizione (come il Buyer’s credit e il Supplier’s credit).
Dai dati riportati da Fabio Guglieri, Senior Analist di SACE Modena, le piccole e medie imprese rappresentano il 73% del portafoglio dei clienti italiani del gruppo assicurativo, principalmente del settore meccanico per quanto riguarda il numero delle transazioni (pari al 40% del totale) e per committenza (25%). Per quanto riguarda l’Export Credit, nel 2010, l’area più importante per numero di transazioni è rappresentata dal Sud America, mentre Russia e CIS sono i territori più significativi per le committenze.
L’iniziativa, nello spirito della partnership con Confapi, conferma l’impegno di SACE ad affiancare le imprese sul campo, cogliendone le esigenze direttamente nei territori in cui operano, lavorando in stretto contatto con gli istituti bancari e le associazioni.