Modena, Aimi su aggressione alle forze dell’ordine

“Ci sono poche cose certe al mondo, una di queste è che coloro che assaltano le forze dell’ordine devono finire a processo. Altro che guidare le rivolte studentesche”. Ad affermarlo il coordinatore vicario del PDL provinciale Enrico Aimi, dopo l’ennesimo episodio di violenza scatenato questa volta a Modena contro gli uomini in divisa “ai quali – ha aggiunto – va tutta la nostra incondizionata solidarietà. Sabato era stata la volta dell’assalto alla postazione del PDL a Carpi, ora ci si è spinti fino alla violenza contro i tutori dell’ordine. Adesso basta. Quattro scalmanati non possono prendere in ostaggio la sicurezza e la libertà altrui; è anche una questione di serietà e di tutela delle regole democratiche. Questi giovanotti, insieme ai “fuori corso” dei centri sociali, non sono una minoranza che sbaglia, sono delinquenti comuni e come tali vanno trattati. Altro che studenti in rivolta, questi paiono avere più la propensione alla frequentazione di qualche accademia pugilistica che non alle aule scolastiche. Cambino mestiere. Per fatti così gravi non ci sono giustificazioni – ha concluso Aimi – c’e’ solo il lavoro terapeutico. Così, una cosa sola si dovrebbe fare: spostare i violenti dei centri sociali, come si dice nel “gioco dell’Oca”, almeno ai lavori socialmente utili senza passare dal via”.