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L’inflazione a Bologna nel mese di novembre 2010

La variazione mensile dei prezzi al consumo (che misura gli aumenti o le diminuzioni rispetto al mese precedente) risulta pari a +0,2%. Sale il tasso tendenziale (che rappresenta la variazione dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno): +2%.  Sale anche il tasso medio (che deriva dalla sintesi relativa a 24 mesi e misura quindi l’inflazione più strutturale): +0,8%.

Il capitolo dell’alimentazione registra una variazione mensile positiva: +0,1%. Anche il tasso tendenziale torna nuovamente positivo e si attesta anch’esso al +0,1%. Tra gli aumenti più significativi segnaliamo quelli di “Caffè, the e cacao” (+1,1%), di “Pesci e prodotti ittici” (+1%) e di “Latte, formaggi e uova” (+0,5%), mentre tra i cali troviamo gli “Ortaggi” (-0,8%), le “Acque minerali e bevande analcoliche” (-0,6%) e gli “Olii e grassi” (-0,4%).

Il capitolo con il tasso tendenziale più elevato è quello delle comunicazioni (+1,1%) a seguito soprattutto dell’aumento dei telefoni cellulari e degli apparecchi per la telefonia fissa.

Segue nella graduatoria degli aumenti mensili il capitolo dei servizi ricettivi e di ristorazione (+1%) a causa dei rincari degli alberghi e dei bed and breakfast. In aumento anche il pasto al fast food, le consumazioni al bar e le mense.

La diminuzione maggiore è invece stata fatta segnare dai trasporti (-0,1%) nonostante diversi aumenti, tra cui anche quello dei carburanti (+1,7% la variazione mensile della benzina, +2,4% quella del gas GPL e +2,1% quella del gasolio), più che compensati dai cali dei trasporti aerei (-11,8%) e di quelli marittimi (-6,7%).

Tre sono i capitoli con variazione mensile nulla: bevande alcoliche e tabacchi, servizi sanitari e istruzione.
















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