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Sicurezza, On.Bertolini (PDL): lavoro nero in ditte cinesi, il Governo conferma l’emergenza Modena

“Nel periodo gennaio-ottobre 2010, in provincia di Modena, sono state controllate 78 imprese di proprietà o gestite da cinesi e controllati 258 lavoratori. Di questi lavoratori, ben 189, pari a circa il 73% del totale, sono risultati irregolari, e 53 sono risultati clandestini. Nello stesso periodo 32 ditte cinesi controllate sono state chiuse perché trovate in condizioni igieniche e sanitarie ben oltre i limiti della decenza e con una percentuale superiore al 20% di lavoratori irregolari”.

Sono alcuni dati contenuti nella risposta fornita dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali all’interrogazione presentata il 20 ottobre scorso, dall’Onorevole Isabella Bertolini, della Direzione Nazionale del Popolo della Libertà e Coordinatore provinciale del partito a Modena e firmata anche dai Deputati Giuliano Cazzola, Manulea Ghizzoni e Ivano Miglioli, in merito alla diffusione di imprese irregolari cinesi, attive soprattutto nel settore della maglieria e del tessile abbigliamento, in provincia di Modena.

“La risposta del Ministero – ha affermato la Parlamentare Azzurra – conferma purtroppo una realtà allarmante ed uno stato di vera e propria emergenza sociale ed economica. Se prendiamo i dati sulla percentuale di illegalità emersi da questa risposta e li poniamo in relazione a quelli che Unioncamere ha diffuso nei giorni scorsi che confermano, a Modena, la presenza di 560 ditte di proprietà di cinesi censite, c’è di che essere preoccupati.

Le imprese regolari cinesi sarebbero solo una su 4 e la legalità emergente nasconderebbe un mondo tre volte più grande e più esteso di illegalità e clandestinità. Nella risposta del Ministero questi allarmanti dati trovano conferma non solo in riferimento alla provincia di Modena ma all’intera regione. Emerge infatti che Emilia Romagna nel corso del 2009 gli ispettori INPS hanno riscontrato 656 lavoratori in nero e circa il 75% di questi riguardava aziende cinesi. Si tratta di un realtà drammatica a fronte della quale il Governo, con la direttiva del 7 luglio scorso del Ministro Sacconi, ha già messo in campo una straordinaria e capillare attività di controllo e vigilanza portata avanti grazie all’impegno dei Carabinieri. I risultati, in termini di aziende controllate, denunciate e chiuse, non si sono fatti attendere. Ora è assolutamente necessario continuare su questa strada, coinvolgendo le amministrazioni locali. La sfida per combattere questo vero e proprio cancro sociale ed economico è solo all’inizio. I titolari di ditte irregolari devono avere la consapevolezza che nel breve tempo saranno controllate e chiuse. La crescita e la diffusione esponenziale delle ditte cinesi irregolari rappresenta un problema di enorme rilevanza per il quale serve un grande sforzo istituzionale a tutti i livelli. Il Governo centrale ha dimostrato di esserci. Per gli amministratori locali non ci sono più scuse. Modena è in emergenza e deve reagire, prima che sia davvero troppo tardi”.
















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