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Delegazione università di Pechino in visita all’Università degli studi di Modena e Reggio

Si consolidano i rapporti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia con la realtà cinese. Un accordo, siglato due anni fa con la Beijing Language and Culture University, viene prorogato e rafforzato con ulteriori intese volte ad ampliare i corsi di studio nelle rispettive lingue e sulle rispettive culture tenuti presso le due istituzioni accademiche, a sviluppare corsi di lingua cinese in modalità FAD, ovvero Frequenza A Distanza, ma anche ad ottenere riconoscimento e sostegno da parte dell’Università cinese di programmi di dottorato in campo umanistico.

Negli ultimi anni l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha dato impulso agli accordi internazionali, soprattutto a quelli che spingevano verso una realtà emergente come la Cina, aumentando gli sforzi di accoglienza di giovani studenti provenienti dal lontano Oriente, mettendo in campo nuove strategie organizzative, formative ed informatiche per integrare sempre più questi studenti nella realtà universitaria modenese-reggiana.

Commento su numeri raggiunti ed traguardi da raggiungere del Pro Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Delegato dei Rapporti Internazionali prof. Sergio Paba: “Da diversi anni la Cina – afferma il Pro Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Delegato dei Rapporti Internazionali prof. Sergio Paba – è una priorità strategica per il nostro Ateneo. Grazie agli sforzi che abbiamo fatto e agli accordi di collaborazione, come quello con la BLCU, la comunità degli studenti cinesi, che conta oggi una quarantina di studenti, rappresenta per spessore una delle comunità di stranieri più numerose nel nostro Ateneo. Nei prossimi anni punteremo, soprattutto, a sviluppare le collaborazioni con le università cinesi sul terreno della ricerca e ad aumentare il numero e la qualità degli studenti cinesi che si iscrivono alle lauree magistrali e ai corsi di dottorato. La vera scommessa per il futuro, tuttavia, è lo sviluppo di programmi formativi da realizzare insieme alle università partner in Cina, tra cui progetti di alto apprendistato a livello internazionale. Si tratta di un obiettivo ambizioso su cui stiamo attualmente lavorando, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e del sistema delle imprese locali che hanno interessi commerciali e produttivi nel grande paese asiatico”.

La delegazione dell’Università di Lingue e Culture di Pechino, la più importante al mondo per l’insegnamento della lingua cinese e per l’insegnamento di altre lingue straniere, ha portato a Modena il Rettore prof. Cui Xiliang, docente affermato quale massimo esperto di lingua e filosofia cinese, la prof.ssa Zhao Xiuying, curatrice cinese del dizionario Italiano-Cinese, Cinese-Italiano della Zanichelli ed il Direttore del Dipartimento di Cooperazione e scambi internazionali dott. Qu Yanchao.

All’interno di questo accordo, che annovera lo scambio tra i due Atenei di materiale didattico, la collaborazione nel campo della ricerca accademica e pedagogica, nonché lo scambio di personale docente come la preziosa risorsa della dott. ssa. Zhou Ting, lettrice che insegna lingua cinese a Modena sia ai nostri studenti sia ai nostri dipendenti e professori, rappresentano importanti segnali di impegno dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia di voler procedere celermente sulla via della internazionalizzazione, in particolare verso quelle realtà che rivestono un ruolo strategico per l’economia locale.

“Naturalmente – commenta il Rettore prof. Aldo Tomasi – siamo molto onorati di dare ospitalità ad una delegazione tanto autorevole. Comprendiamo quanto sia importante conoscere bene oggi il mondo cinese, la sua economia, le sue tradizioni, la sua cultura, cui guardano con sempre maggiore interesse anche tante aziende ed imprese locali. Il ruolo dell’Ateneo è anche questo: anticipare e concorrere a rafforzare i legami e gli scambi che il nostro territorio intrattiene col grande Paese asiatico, i quali possono diventare tanto più solidi quanto più si reggono su una reciproca e profonda conoscenza scientifica ed umanistica. L’estensione della convenzione che stiamo realizzando con BLCU mira proprio a questo”.
















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