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A Modena il 9° Congresso nazionale di Andrologia

Dal 4 al 6 novembre andrologi ed endocrinologi da tutta Italia si incontreranno al Centro Servizi dell’Università di Modena, in via del Pozzo, in occasione del 9° Congresso della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. Durante il convegno saranno trattati argomenti di grande interesse riguardanti la sfera maschile quali la fertilità, gli aspetti sociali legati all’andrologia, lo sviluppo puberale, la sessualità, la genetica dell’ipogonadismo (ovvero la malattia in cui non si riesce a produrre ormone maschile) e i tumori in ambito andrologico.

Venerdì 5 novembre si svolgerà un simposio, intitolato “Andrologia e Società”, in cui si tratteranno argomenti di estrema attualità come la prevenzione di patologie andrologiche e la salute andrologica e sessuale degli immigrati. L’appuntamento sarà aperto, oltre che agli addetti ai lavori, a tutta la cittadinanza.

In un’altra sessione, il dottor Vincenzo Rochira – del Dipartimento integrato di Medicina, Endocrinologia, Metabolismo e Geriatria del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense di Modena guidato dal prof. Cesare Carani –, presenterà i dati riguardanti le problematiche andrologiche che colpiscono gli uomini affetti da infezione dal virus HIV. Lo studio, condotto su oltre 1.000 pazienti in collaborazione con la Cattedra di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, mostra la maggior frequenza di osteoporosi e di carenza di ormone maschile nei soggetti HIV positivi nonostante la giovane età.

La Cattedra di Endocrinologia di Modena diretta dal prof. Cesare Carani vanta una lunga tradizione in campo andrologico sia in termini scientifici che clinici. Le recenti ricerche condotte dal prof. Carani e dal dottor Rochira, per la prima volta al mondo, hanno dimostrato che anche nell’uomo, come nella donna, gli ormoni femminili, ovvero gli estrogeni, sono determinanti nella salvaguardia del tessuto osseo e prevengono l’insorgenza dell’osteoporosi.

Da un punto di vista clinico poi il Dipartimento di Endocrinologia ha dedicato un’area di interesse andrologico per la valutazione ambulatoriale e di diagnostica di secondo livello, il cui responsabile è il dottor Antonio Granata. L’attività andrologica clinica e di ricerca è in fase di potenziamento e di arricchimento grazie all’arrivo della prof.ssa Manuela Simoni, che ha portato il suo contributo nell’ambito della fertilità maschile.
















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