Roberto Ganzerli, coordinatore del Pd dell’Area Nord, valuta positivamente l’avvio del dibattito sull’ipotesi di fusione dei Comuni di Cavezzo, Medolla e San Prospero.
«Il Partito democratico valuta positivamente l’esito delle assemblee dei circoli del Pd di Cavezzo, Medolla e San Prospero. E’ stata condivisa la scelta di attivare uno studio di fattibilità che potrà basare su elementi oggettivi il confronto sulla proposta di fusione tra i tre comuni. E’ l’inizio di un percorso, il primo mattone di un cantiere, che il Pd non ha voluto posare per caso. Un primo cantiere che si apre in conseguenza e in sintonia col processo aggregativo di servizi di cui è capofila l’Unione e potrà raccordarsi ai processi di ulteriore sviluppo dell’Unione stessa.
Non c’è quindi alcuna contraddizione fra l’uno e l’altro percorso, rispondono alla stessa strategia, dare risposte adeguate ai cittadini, riformando la macchina amministrativa.
Questa proposta di fusione guarda sì alla prospettiva di concreti vantaggi economici per le economie che si potrebbero sviluppare, ma senza dubbio non meno importante è il processo culturale e politico che per la prima volta nel nostro territorio e nella nostra provincia prova ad aprire una riflessione sui confini definiti storicamente dei Comuni. Riaffermare la centralità del Comune passa anche da un ragionamento sulle sue dimensioni ottimali, unitamente alla valutazione delle tante affinità esistenti fra Comuni confinanti.
La proposta di fusione non è una fredda operazione burocratica ma necessita di motivazioni solide dal punto di vista culturale e politico, frutto di un convinto e serio confronto con tutto il territorio e le comunità. Per questo si parte da uno ‘studio di fattibilità’ sul qualeapprofondire confronto e consapevolezza. Sarà determinante che anche tutto il sistema politico-amministrativo dell’Area Nord sia coinvolto, perché l’operazione ha la necessità di un sostegno di ampio respiro».
