È stato votato ieri sera, all’unanimità, un ordine del giorno che ribadisce l’importanza della tangenziale, impegna la Giunta a rendicontare sullo stato di avanzamento dei lavori e sollecita l’avvio del secondo stralcio.
“Mentre la fase uno sembra finalmente avviata, la secondo parte, ad oggi non ancora finanziata, è un enigma. La realizzazione del solo primo stralcio della tangenziale, unitamente alla costruzione della Cispadana metterà – spiega Antonio Platis, capogruppo del PDL – in ginocchio sia la provinciale 8 che collega Mirandola a Concordia che tutta l’area compresa tra l’Ipercoop e la zona residenziale della Marchesa. Il PDL è catastrofista? Assolutamente no, questa preoccupazione è stata recentemente messa nero su bianco dall’Amministrazione Comunale in una delibera di giunta che denuncia le tante problematiche che porterà la nuova arteria regionale.
Una soluzione interessante potrebbe essere unire lo spostamento della Cispadana a Nord con il secondo stralcio.
Oltre all’indiscutibile vantaggio di portare l’autostrada fuori dal centro abitato si potrebbe ottenere il finanziamento di Autobrennero per realizzare l’ultimo tratto della tangenziale che si intersecherebbe proprio con il casello di Mirandola nella zona tra Quarantoli e Fossa.
Il contributo della società concessionaria non è un’idea bizzarra, anzi. Bisogna sottolineare – incalza Platis – come i comuni di Camposanto, Cavezzo e San Prospero siano riusciti a strappare l’impegno dell’azienda costruttrice a stanziare i fondi necessari per la costruzione delle rispettive tangenziali, che eviteranno il passaggio di gran parte del traffico nel centro storico. Gli amministratori mirandolesi saranno in grado di farsi valere o la città di Pico conterà meno dei vicini?”
