martedì, 7 Maggio 2024
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Spaccio a Sassuolo, il Pd: “Menani vive sulla Luna”

Il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Sassuolo Susanna Bonettini replica al vicesindaco Menani che sotiene di aver completamente debellato lo spaccio in città. Ecco la sua dichiarazione.

«A Sassuolo gli spacciatori non esistono più? Ma dove vive il vicesindaco Menani per fare certe affermazioni? Sulla Luna? Evidentemente frequenta poco il piazzale di via Adda dove continuano ad aggirarsi personaggi intenti a loschi traffici così come frequenta poco i parchi del quartiere Braida, il quartiere Quattro Ponti e tante altre zone della città dove lo spaccio continua tranquillamente. E cosa dice del parco le Querce e il relativo quartiere che nonostante l’abbattimento del palazzo di Via S. Pietro eseguito dalla giunta Pattuzzi e la chiusura del condominio “i Gerani” è tornato ad essere un luogo fortemente degradato e insicuro? Evidentemente non è sufficiente chiudere e sigillare i palazzi se non si effettuano contemporaneamente politiche integrate di sicurezza urbana. Nemmeno Menani ha la bacchetta magica, lo ammetta, visto che non è riuscito a debellare niente.

E’ ormai sotto gli occhi di tutti che l’azione della Giunta di centrodestra è totalmente priva di efficacia. Manca una strategia complessiva sulla sicurezza. Le azioni puramente scenografiche del vicesindaco non fanno paura ai criminali e molti Sassolesi hanno capito che la loro sicurezza non dipende solo dalla presenza in città degli immigrati clandestini, come ha sempre raccontato questa giunta, ma è un problema complesso, troppo complesso per chi pensa di risolvere tutto mostrando i muscoli (che non ha).

Per fortuna ci sono le forze dell’ordine a presidiare il territorio e a contrastare la criminalità, nonostante i tagli di uomini e mezzi. Pensate se ci fossimo affidati alle ronde padane, miseramente finite nel dimenticatoio dopo esser state presentate dalla Lega come la panacea di tutti i mali. Il dilettantismo di questa gente è disarmante. Purtroppo a farne le spese sono i cittadini di Sassuolo, anche quelli che hanno creduto alle favole raccontate dal centrodestra. E che oggi, come unico risultato delle politiche della giunta, si ritrovano i musulmani che pregano in strada e il nome della città scritto in dialetto sui cartelli stradali all’ingresso di Sassuolo».
















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