Esprimiamo preoccupazione per la vicenda della tangenziale ovest di Mirandola. Si sta verificando una contrapposizione tra Sindaco e Anas che non porterà ad alcun risultato positivo.
Se ne parla ormai da quindici anni: ogni tanto si fa un comunicato stampa per inveire in malo modo contro l’Anas ed attribuire alla medesima ogni sorta di grave responsabilità. Adesso addirittura si chiede, da Mirandola, la messa in liquidazione; ci sembra francamente esagerato e con scarsa cognizione delle proprie prerogative.
L’Anas gestisce la rete stradale ed autostradale nazionale, è del Ministero dell’Economia ed è sottoposta al controllo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In definitiva è uno strumento operativo dello Stato; esprime una notevole capacità tecnica accumulata in ottanta anni di operatività che nessun governo ha messo in discussione. Occorre rispettare tale ruolo.
D’altra parte anche per il tratto di Statale 12 verso Poggio Rusco l’Anas ha dato prova di intervento, sul manto stradale, efficace e speriamo risolutivo.
Ora è chiaro che l’ennesimo blocco dei lavori sulla tangenziale indispettisce non poco: siamo di fronte ad una lungaggine burocratica tipicamente italiana. Cosa è accaduto? L’Anas ha fatto una gara dove la ditta miglior offerente ha presentato la regolare certificazione antimafia, poi, nel perfezionamento della documentazione per l’aggiudicazione definitiva, la Prefettura di Bergamo ha rilevato un problema a carico del rappresentante legale della ditta vincitrice.
Riteniamo che dal punto di vista procedurale non vi siano rilievi negativi verso l’Anas. Sicuramente vi sono limiti nella normativa.
Non capiamo quale scopo abbiano le sprezzanti considerazioni a cui si abbandona il Sindaco. Quale collaborazione pensa di ottenere in futuro continuando nella denigrazione? Dopo aver scaricato tutte le responsabilità cosa ha risolto?
Il Sindaco Benatti si accorge dopo diciotto mesi dall’ appalto che le ruspe non sono al lavoro.
Come lista civica “I Mirandolesi” ci sentiamo pienamente coinvolti, assieme alle altre forze sociali di Mirandola: desideriamo contribuire operativamente alla soluzione del problema. Valutiamo assieme quali iniziative intraprendere, in modo coordinato, e nel rispetto delle istituzioni.
Occorre fare squadra sia a livello locale sia coinvolgendo i livelli provinciale, regionale e nazionale. Dobbiamo avere questa capacità di superare l’isolamento e la scarsa considerazione nella quale ci troviamo e pretendere maggiore attenzione al nostro territorio. Le interrogazioni parlamentari vanno bene ma non sono sufficienti.
La tangenziale è essenziale per la nostra realtà. Insistiamo pertanto perché si intraprenda una stretta collaborazione con l’Anas. Vorremmo meno parole e più risultati.
(Alberto Bergamini, Gruppo consigliare I MIRANDOLESI)
