Il sindacato agroindustria Flai/Cgil di Modena esprime il suo più sentito e profondo cordoglio ai familiari di Deshir Tafa, morto tragicamente sul lavoro presso l’azienda agricola Malavasi di Mirandola nella giornata di domenica. Nello stesso tempo, la Flai auspica che le autorità competenti facciano piena luce su questo tragico infortunio.
La necessaria chiarezza sulle dinamiche del tragico infortunio, così come la verifica sugli strumenti di sicurezza, appaiono quanto mai necessarie viste le dichiarazioni pubblicate su alcuni organi di stampa, fatte da amici e parenti del deceduto, in merito al ripetersi di episodi simili anche nel passato. Se quanto sostenuto da amici e parenti, trovasse fondamento, questa tragedia si poteva evitare e non ci troveremmo qui, ancora una volta, a piangere l’ennesimo morto sul lavoro.
E’ quindi necessario verificare se quanto previsto dalla legge è stato applicato, sia in termini di utilizzo degli strumenti di sicurezza, sia per quanto concerne la formazione del personale addetto a quel tipo di operazioni.
Nonostante la significativa diminuzione degli infortuni mortali, che purtroppo è condizionata anche dalla pesante crisi economica che sta coinvolgendo anche la nostra Provincia, l’agricoltura continua ad essere il settore con il più alto tasso di infortuni mortali.
Oltre a questo drammatico e preoccupante dato che dimostra che la prevenzione e i controlli in materia non sono mai abbastanza, il dato preoccupante è l’alto tasso d’infortuni che interessa i lavoratori immigrati. Lavoratori immigrati che, quasi sempre, vengono adibiti a mansioni pesanti, faticose e dequalificate con poca o inesistente formazione, anche quella inerente al rischio chimico o biologico rappresentato dal lavoro a cui sono adibiti.
La Flai/Cgil di Modena si mette a disposizione dei familiari dello scomparso Tafa per garantire loro tutta la necessaria assistenza in merito alla terribile tragedia accaduta al loro parente.
(Umberto Franciosi, segretario sindacato Flai/Cgil Modena)
