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Jimmy Villotti Quintet domani a Scandiano nel Cortile della Rocca dei Boiardo

Continuano con grande successo gli appuntamenti di questa quindicesima edizione del festival musicale Mundus & noi che di sera in sera, fino al 15 agosto, propone nelle piazze, nei cortili dei palazzi storici, nelle rocche e lungo il Po concerti con la grande musica italiana e proveniente da tutto il mondo.Anche quest’anno appuntamenti di alta qualità che coinvolgono diversi Comuni sul territorio, (Boretto, Carpi, Casalgrande, Correggio, Novellara, Reggio Emilia, Scandiano e Soliera) che confermano l’assoluta validità di questa rassegna che richiama sempre un numeroso pubblico anche dalle province limitrofe.

Un omaggio ai grandi del jazz verrà proposto giovedì 8 luglio alle ore 21.30 nella scenografica cornice del Cortile della Rocca dei Boiardo a Scandiano dove saranno sul palco Jimmy Villotti alla chitarra; Steve Grossman e Valerio Pontrandolfo al sax tenore; Aldo Zunino al contrabbasso e Massimo Chiarella alla batteria. Il chitarrista bolognese Villotti si presenta in questa occasione con un quintetto di giovani musicisti da anni presenti nella scena jazzistica italiana e internazionale con in più l’eccezionale presenza del sassofonista americano Steve Grossman. Le musiche sono tratte dal repertorio dei più grandi compositori americani del Novecento: Duke Ellington, Cole Porter, Richard Rodgers, George Gershwin, Johnny Mercer ed Irving Berlin. Verranno inoltre eseguite composizioni originali dello stesso Villotti e dei grandi jazzisti del passato come Thelonious Monk, Bud Powell, Dizzy Gillespie e Charlie Parker. Il progetto si ripropone di offrire una interpretazione di questi grandi classici della musica jazz che però possa risultare attuale e contemporanea e il concerto vuole rappresentare l’incontro musicale tra differenti generazioni ed essere così un crocevia tra tradizione e modernità. In caso di pioggia il concerto si terrà presso il Cinema Teatro M.M.Boiardo in viale XXV Aprile, 3.

Jimmy Villotti e’ nato a Bologna nel 1944. Ha iniziato a suonare giovanissimo, prima il pianoforte poi la chitarra. E’ stato per anni il partner ideale dei maggiori artisti nazionali: ha infatti accompagnato Lucio Dalla, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, Sergio Endrigo e Paolo Conte, col quale ha stretto un sodalizio lungo e proficuo (Conte gli ha dedicato la canzone “Jimmy ballando”). Dagli anni Novanta si esibisce come solista e si è dedicato interamente alla sua passione più vera e profonda, il jazz. Musicista geniale, ha attraversato trenta anni di musica senza subire nessun tipo di costrizione e proprio la scelta ‘assoluta’ del jazz l’ha allontanato dai circuiti più commerciali. Per Jimmy dedicarsi a questa forma espressiva ha significato contemporaneamente abbracciare un modo particolare di intendere la vita, fatto di quotidiano esercizio, di studio e di sperimentazione. Negli ultimi dieci anni, l’artista ha scritto dei libri nei quali ha raccontato se stesso e la sua Bologna. Il terz’ ultimo, dall’originale titolo “Oringhen” – tipico intercalare di un personaggio del libro – si fregia delle illustrazioni di Sergio Staino e racconta l’arte del vivere la notte, del passare da locale a bar, da dancing a cortile, fino alle sale biliardi, sotto la spinta della spensieratezza, della voglia di ridere, della naturale comicità che scaturiva dagli incontri con i protagonisti del mondo della musica a Bologna negli anni Sessanta. .

Steve Grossman e’ nato a New York nel 1951. Occupa ormai un posto di rilievo nella storia del jazz, con alle spalle una carriera lunga e luminosa, iniziata a soli diciotto anni sostituendo Wayne Shorter nel gruppo del grande Miles Davis, con il quale ha suonato in dischi memorabili come “Jack Johnson”, “Live Evil”, “Miles Davis at Fillmore”, “Big Fun”, “Get Up With It”. Un’altra collaborazione importante e duratura e’ stata quella con il batterista Elvin Jones, assieme al quale ha registrato, tra gli altri, lo storico “Live at Lighthouse”. Nel 1973 ha inciso “Some Shapes To Come”, il suo primo lavoro come band-leader, a capo del quartetto formato con il tastierista Jan Hammer, il bassista Gene Perla e il percussionista Don Alias. In seguito ha realizzato numerose altre incisioni a proprio nome, affiancato da musicisti del calibro di Mccoy Tyner (“Live In New York”), Michel Petrucciani (“Steve Grossman With Michel Petrucciani”), Cedar Walton e Billy Higgins (“Love Is The Thing”, “Steve Grossman + Cedar Walton Trio”), Barry Harris (“Do It”), Jimmy Cobb (“I’ m Confessin”), Art Taylor (“Bouncing With Mr. A.T.”), Elvin Jones e Tom Harrel (“Time To Smile”). In quasi quarant’ anni di attività ha collaborato, dal vivo o in studio, con molti dei più importanti jazzisti di tutti i tempi, tra i quali Chet Baker, Kenny Dorham, Lee Morgan, Paul Chambers, Jimmy Garrison e Dizzy Gillespie.

Valerio Pontrandolfo e’ nato a Potenza nel 1975. Si e’ trasferito a Bologna nel 1994 e qui ha cominciato a studiare sassofono prima con Carlo Atti e poi con lo stesso Grossman. In seguito ha approfondito lo studio dell’armonia e dell’improvvisazione jazz con il pianista americano Barry Harris. Dal 2000 ad oggi ha svolto un’intensa attività concertistica, suonando, tra gli altri con Bobby Durham, Alain Jean-Marie, John Engels, David Hazeltine, Joe Farnsworth, John Webber, Tom Kirkpatrick, Chuck McPherson, Jason Brown, Byron Landham, Dado Moroni, Andrea Pozza, Nico Menci, Paolo Birro, Emanuele Basentini, Piero Odorici, Jimmy Villotti, Carlo Atti, Aldo Zunino, Luciano Milanese, Gianni Cazzola, Danilo Memoli e Massimo Chiarella. Ha partecipato inoltre a diverse rassegne e jazz festival, tra cui Jazz à Vienne (Francia), Jazz à Liège (Belgio), Festival de l’Anche (Francia), Bologna Jazz Festival, Umbria Jazz Winter, Sicily Jazz Festival, Venezia Jazz Festival, Laigueglia Jazz Festival e Modena Jazz Festival. Dal 2006 suona stabilmente nel gruppo “Two Tenors Quintet” di Steve Grossman.

Aldo Zunino e’ nato a Genova nel 1963. All’età di diciassette anni, dopo lo studio della chitarra e del pianoforte, inizia a suonare il contrabbasso e già l’anno seguente intraprende la sua carriera professionale. Nel 1992 vince il premio AICS JAZZ. Lunghissimo è l’elenco delle sue collaborazioni, infatti ha accompagnato molti tra i migliori musicisti americani e italiani quali: Benny Golson, Jimmy Cobb, Tommy Flanagan, Art Farmer, Kenny Burrell, Clark Terry, Nat Adderley, Clifford Jordan, Ben Riley, Horace Parlan, Albert Heath, Cedar Walton, Scott Hamilton, Conte Candoli, Junior Mance, Alvin Queen, Joe Newman, Shirley Scott, Gianni Cazzola, Franco D’ Andrea, Enrico Rava, Pietro Tonolo, Piero Odorici, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu.

Massimo Chiarella batterista sostanzialmente autodidatta approfondisce la musica e lo strumento attraverso l’ascolto attento dei grandi maestri del jazz. Ha al suo attivo numerose collaborazioni concertistiche con musicisti italiani e stranieri: Pietro e Marcello Tonolo, Maurizio Caldura, Massimo Urbani, Roberto Rossi, Carlo Atti, Danilo Memoli, Francesco Bearzatti, Sandro Gibellini, Larry Nocella, Bruno Marini, Marco Tamburini, Paolo Birro, Renato Chicco, Nicoletta Manzini, Pietro Odorici, Marc Abrams, Steve Grossman, Kurt Rosenwinkel, John Mosca, Cedar Walton, Jesse Davis, Bibi Rovere, Gorge Cables ed altri. Si è esibito in vari festival anche esteri (Slovenia, Antibes-Juan Les Pins, Parigi, Lugano). Suona con, fra gli altri, Pietro Tonolo e Steve Grossman. E’ presente in vari dischi con Pietro Odorici, Nevio Zaninotto, Danilo Memoli e Steve Grossman, Marcello Tonolo .

La rassegna Mundus & noi ̬ organizzata da Ater РAssociazione Teatrale Emilia Romagna e dalla Provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna e di tutti i Comuni che ospitano gli eventi. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito del Coordinamento dei teatri della provincia di Reggio Emilia.
















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