«Allo scopo di aumentare la superficie dei ceraseti coperti, stiamo predisponendo un progetto per consentire agli agricoltori della ciliegia di accedere ai contributi del Piano di sviluppo rurale. Per facilitare l’erogazione dei contributi, stiamo pensando ad un sistema di accesso collettivo coordinato dalla Provincia con la collaborazione delle associazioni agricole».
Lo annuncia Giandomenico Tomei, assessore all’Agricoltura della Provincia di Modena, a proposito dei danni subiti dai ceraseti per il maltempo delle ultime settimane che, aggiunge Tomei, «hanno riproposto la necessità di aumentare le coperture come unica strada praticabile, anche perché la legge nazionale non prevede più risarcimenti per il maltempo. La Provincia sta effettuando la mappa delle aree con danni superiori al 30 per cento che sarà trasmessa all’Agenzia delle entrate per rilasciare gli sgravi fiscali previsti».
Tomei sottolinea, inoltre, che «come abbiamo verificato con i rappresentanti del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola, il maltempo ha colpito circa un terzo della produzione. Sul mercato, quindi, ci sono ancora ciliegie e duroni di ottima qualità».
Nei giorni scorsi la Provincia ha presentato a quasi 200 tra imprenditori agricoli, tecnici, rappresentanti delle associazioni e del Consorzio un nuovo metodo di copertura automatizzata dei ceraseti per proteggere la produzione, migliorando la qualità. Ora la Provincia intende assecondare l’interesse degli agricoltori per questo sistema favorendo l’accesso ai contributi previsti nel Piano rurale per installare le coperture.
Come spiegano i tecnici, il sistema automatico protegge il prodotto aumentandone la qualità in caso di acqua o grandine; nasce dall’adeguamento alle condizioni locali di un brevetto tedesco e può esser installato su frutteti tuttora privi di copertura oppure meccanizzando gli impianti esistenti che ora proteggono circa 40 ettari, in pratica solo il 10 per cento della produzione.
Dopo la grandine del 13 giugno, sono arrivati i nubifragi dal 19 al 21 giugno che hanno causato gravissimi danni “da spacco” alle ciliegie di tutta la zona di produzione stimabili intorno al 70-80 per cento della produzione non ancora raccolta che in quel periodo rappresentava circa un terzo del totale.