Il presidente nazionale Gerardo Rosa Salsano dell’Associazione Centri di Ascolto e prevenzione del Disagio Cad-sociale, ha incontrato i Modenesi che hanno deciso di condividere una nuova avventura che si basa su progetti concreti, ma che hanni alla base convinzioni e ideali che mutano profondamente il modo di essere comunità, impresa e cittadini.
Anche a Modena, come in tutte le regioni italiane e all’estero, sta infatti espandendosi e radicandosi l’esperienza dei Centri di Ascolto del Disagio, detti “Cad sociale”, che costituiscono una rete di cittadini desiderosi di contribuire con la propria azione e il proprio impegno allo sviluppo sociale del Paese. Dove però il disagio comprende l’impossibilità di realizzare idee, progetti che permettano lo sviluppo della comunità e dove il volontariato non è un modo utile di utilizzare il tempo libero, ma l’opportunità anche professione di costruire una politica etica che dia più spazio all’economia reale e meno a quella virtuale, promuovendo una più equa condivisione delle risorse.
L’associazione Cad nasce nel 2007 per iniziativa dell’ingegnere e consulente industriale Gerardo Rosa Salsano che ha sentito l’esigenza di mettersi in discussione attraverso la propria professionalità per dare vita a progetti di carattere sociale. In tre anni l’associazione è diventata una rete con più di centomila adesioni e circoli quali luoghi di dibattito, elaborazione socio- politica e azione concreta verso le reali necessità della gente. E’ una rete che mette in relazione chi ha una esigenza, una necessità, o una idea con chi, professionalmente, può contribuire a risolverla e a trasformare un progetta in realtà.
“Noi siamo imprenditori che lavorano perché il disagio diventi progetto” ha dichiarato il presidente Salsano nella sua visita a Modena dove ha incontrato, fra gli altri, Renato Palmieri, presidente dell’Associazione Culturale Radici, che ha aderito al Cad e proprio avvalendosi della rete del Cad vuole fare rinascere il premio Carlotta per i Modenesi benemeriti.
“Promuoviamo una visione dinamica della società e crediamo che la capacità della gente, la sua professionalità, possa cambiare le cose – aggiunge il presidente Salsano – Il disagio può diventare una opportunità, perfino la base del benessere”. Infatti lo scopo di natura ideale dei Cad non è in antitesi con il fatto che spesso l’associazione esercita una attività economica, purché questa sia il mezzo per raggiungere lo scopo.
Secondo i Cad “la cosiddetta società civile è ancora vitale, creative, operosa e vogliosa di crescere e misurarsi, pervasa da un forte spirito di intraprendenza. Noi pensiamo che questa società possa farcela a stare al ritmo di un mondo che cambia sempre più in fretta, dove purtroppo la politica non è certamente presente. Ma questa società deve organizzarsi, deve trovare le risorse giuste (professionalità, esperienze ecc.) per affrontare questa grande sfida”.
I Cad propongono un nuovo modo di essere cittadini: da protagonisti e in particolare sostengono progetti-prototipo che possono rappresentare buone prassi e diventare ulteriore stimolo e opportunità di sviluppo.
Incontrare e approfondire la conoscenza dei Cad è semplice: basta collegarsi con il sito www.cadsociale.com o scrivere una e-mail a organizzazionecadsociale@hotmail.it