“I novelli ‘taglia lingue’ sono in azione anche se non siamo nell’Afghanistan dei talebani ma a Modena. Ai giornalisti delle redazioni modenesi, presi di mira solo per aver fatto il loro mestiere raccontando quello che è successo nel corteo anti-CIE svoltosi a Modena, va la mia solidarietà. Sono certo che questo ignobile tentativo di intimidazione, degno dei periodi più bui della storia repubblicana, non sortirà alcun effetto.
Vista la firma sotto quelle scritte vergognose sono certo che le Forze dell’Ordine prima e la Magistratura poi, saranno in grado di individuare e perseguire questi sedicenti democratici. Solo la bravura e la professionalità di Polizia e Carabinieri ha evitato pochi giorni fa che Modena potesse essere messa a ferro e fuoco da gente che pretende diritti ma che in realtà odia la democrazia, le sue regole e le sue istituzioni.
Dalle minacce, alle ingiurie, alle occupazioni illegali di edifici, all’invocazioni all’eversione e al non rispetto della leggi, è un continuo tentativo di chi vorrebbe instaurare uno scellerato clima di paura a Modena. Un tentativo che si deve respingere con forza ribadendo la vicinanza agli uomini e alle donne della stampa modenese”. Così il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni.
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Solidarietà ai giornalisti del Resto del Carlino e della Gazzetta di Modena è stata espressa dal segretario provinciale del Pd Davide Baruffi per il gesto di inciviltà compiuto la notte scorsa ai danni delle due redazioni.
“La libera informazione – ha dichiarato Baruffi – è sottoposta a un attacco concentrico. Da una parte il governo che con la legge bavaglio vorrebbe mettere il silenziatore ai giornalisti, soprattutto a quelli non allineati con le veline di Palazzo Chigi; dall’altra le frange di violenti che rifiutano il libero confronto delle idee e invece dell’azione politica praticano l’insulto e l’intimidazione. Contro questi opposti estremismi il Pd chiama tutti i democratici alla difesa della libera informazione, strumento essenziale dell’opinione pubblica. Auspica che i responsabili del grave gesto di intolleranza vengano al più presto individuati e puniti”.