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Modena, Leoni (PDL): Commissione sia strumento non fine

In merito alle conclusioni della commissione crisi presentate oggi in Consiglio comunale a Modena, il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, ha dichiarato:

“Il Sindaco Pighi faccia tesoro delle conclusioni della commissione crisi, facendo diventare i sostegni alle imprese e all’economia una priorità e non una velleità. La commissione crisi, seppur tardiva, può essere utile solo se gli amministratori sapranno tradurre in pratica ed in tempi brevi le dichiarazioni di intenti, prima fra tutte il sostegno alle imprese. Fino ad ora su sostegni all’economia e alla ricerca abbiamo sentito solo belle parole, ma senza vedere nessun fatto. Aiutare chi crea ricchezza significa aiutare le famiglie e chi ha bisogno. Aiutare le imprese significa dare forza alla linfa vitale del nostro sistema e del nostro futuro. Fino ad oggi il mondo produttivo modenese ha affrontato meglio di altri gli effetti della crisi internazionale, nonostante l’immobilismo di un’amministrazione di sinistra in costante ritardo sul fronte delle infrastrutture e sui sostegni all’economia. Per agganciare i primi positivi segnali della ripresa in atto, ricordati qualche giorno fa anche dal Presidente di Confindustria Modena Ferrari, serve un vero salto di qualità da parte delle amministrazioni pubbliche. Bisogna andare oltre tavoli, oltre le commissioni e alle dichiarazioni d’intenti. Purtroppo anziché concentrare i loro sforzi nella riduzione degli sprechi e delle inefficienze del pubblico, le giunte di sinistra concentrano tutto nel contrasto alle misure del governo. Questo non agevola, bensì ostacola, quella condivisione di obiettivi necessari per vincere la crisi. Aspettiamo Pighi al varco. Le buone intenzioni e unite alle pratiche positive delle amministrazioni non possono continuare a rimanere realtà virtuale. Modena ha già pagato troppo caro l’immobilismo delle amministrazioni, sprofondando nelle classifiche dell’economia e della competitività. Non possiamo più permettercelo”.

















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