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Il Partito Socialista di Sassuolo in merito al Consiglio Comunale “straordinario” del 30 giugno

L’ultimo atto dell’ l’attuale Giunta si salda, perfettamente, con la precedente, nel campo del “confronto“ con la città…..infatti anche la precedente Giunta non ha mai voluto accettare il confronto “con tutti“, nonostante che i segni della crisi economica erano evidenti da qualche anno.

Da tempo era stata posta, anche da parte, di parte, dell’attuale maggioranza quando era minoranza, la opportunità di un confronto istituzionale “aperto” con tutta la città, anzi, vista la caratteristica economica e produttiva del Distretto, il confronto lo si voleva allargare a tutto il territorio.

Non sappiamo, sempre con il dovuto rispetto istituzionale, come classificare la scelta della Giunta di scambiare la richiesta di un Consiglio Comunale “aperto“ (significa diritto di parola a tutti i cittadini ) con un Consiglio Comunale “ all’aperto“, cioè in Piazza.

Dal punto di visto propositivo, per aggredire la crisi, ci sono proposte concrete provenienti da diverse forze politiche e sociali, in parte riprese, talvolta, da “correnti di pensiero“ e da “movimenti politici“ all’interno della maggioranza.

E’ evidente, forse non a tutti, che viviamo in un contesto distrettuale – produttivo di forti esportatori e ci sembra chiaro che i “dazi“ ci farebbero male, forse si vuole confondere il made in Italy con altre cose. Abbiamo bisogno di far crescere la domanda interna, penalizzata dalla caduta dell’occupazione e le prospettive, come dice Confindustria non sono confortanti, dei redditi da lavoro dipendente ed autonomo, da una manovra economica presentata dal Governo, a nostro avviso recessiva, mentre crescono i profitti provenienti da investimenti finanziari.

Non abbiamo dubbi,vista la “caratura” degli interlocutori “invitati“ al confronto, sul piano delle idee per uscire dalla crisi del Distretto, compreso, la costituzione del Distretto Industriale e delle “reti di imprese“, augurandoci che non ci si lasci ingabbiare in liste di bisogni, esclusivamente categoriali, dimenticando che il costo morale e sociale, ad oggi, è stato caricato su dipendenti, artigiani e terziario.

Non vediamo tra gli invitati l’associazione delle Piccole e Medie Imprese, l’Assessore alle attività Produttive della Regione e stranamente gli “Istituti di Credito“ e perché no, anche rappresentanti del “Clero Locale“ e del volontariato, che bene o male sono parte attiva, ovviamente non dal punto di vista commerciale e produttivo, vivono tutti i giorni a contatto con la sofferenza prodotta dalla crisi. Non hanno possibilità di esprimersi, neanche, i rappresentanti di quel 13% di cittadini che hanno votato altre liste, e di chi si è astenuto dal voto, alle elezioni amministrative locali, una buona fetta di cittadini, che non hanno rappresentanti istituzionali. Non sappiamo come è stata e da chi, compilata la lista degli invitati, non ci interessa, al momento……ci interessano le proposte e su quelle daremo il giudizio di merito. Forse qualcuno si è dimenticato che oltre a proposte nel merito, avevamo invitato la città ad esprimersi con sentimenti costruttivi,compreso,un periodo di “solidarietà politica-amministrativa” locale.

(Partito Socialista Italiano Sassuolo)

















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