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Fillea/Cgil Modena, sciopero generale Cgil 25 giugno: ‘la Filca/Cisl rispetti i lavoratori’

In queste ore ai numerosi lavoratori edili iscritti alla Fillea/Cgil, o anche a non iscritti, è arrivato sul proprio telefono o sul telefono aziendale un sms che il sindacato edili Fillea/Cgil Modena in un comunicato riporta integralmente:

“La Cisl valuta inutile in questa fase lo sciopero proclamato da sola Cgil per venerdì 25 giugno. Inutile come gli altri 10 proclamati unilateralmente; questo mentre la manovra finanziaria era ancora in fase di definizione e che hanno avuto solo l’effetto di rendere sterile lo strumento e facendo solo perdere salario ai lavoratori e di non ottenere alcun risultato La Cisl dà un giudizio complessivo sulla manovra dove valuta necessaria la riduzione dei costi superflui ma giudica negativamente i pesanti tagli ai trasferimenti agli enti locali, il blocco alla contrattazione nel pubblico imp. E le modifiche delle finestre pensionistiche. Occorre responsabilità sfuggendo ad un facile populismo pertanto invitiamo gli iscritti alla Filca Cisl a prendere le distanze dallo sciopero della Cgil di venerdì 25 p.v. e presentarsi regolarmente al lavoro”.

La modalità dell’iniziativa, il contenuto della stessa – dichiara Fillea/Cgil Modena – dimostrano di per sé le difficoltà della Filca/Cisl a rapportarsi in modo dialettico coi lavoratori in questa fase in cui, tutti quanti i lavoratori, compresi gli iscritti alle varie sigle, sono colpiti dalla più grande crisi generale e di settore che la categoria ricordi.

I contenuti del messaggio dimostrano poi – continua Fillea/Cgil – lo stato confusionale di una categoria consapevole delle difficoltà che attraversa il mondo del lavoro e contemporaneamente l’insostenibilità di una posizione che ha abdicato ad ogni forma di lotta per una prospettiva di tutela dei lavoratori. Infatti pur invitando i lavoratori a non scioperare, la Filca critica aspramente i contenuti della Finanziaria: “…giudica negativamente i pesanti tagli ai trasferimenti agli enti locali, il blocco alla contrattazione nel pubblico imp. E le modifiche delle finestre pensionistiche…”

Che dire? La logica è: non va bene ma non facciamo nulla, cioè si rinuncia, da parte di Cisl, al principale compito di una organizzazione sindacale, di individuare una prospettiva di uscita dalla crisi e mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelare i lavoratori. Accusa la Cgil di populismo in una logica distorta, non cogliendo l’impotenza dell’attuale posizione Cisl, in questo simile a quella della Uil, uniche sigle sindacali, a livello europeo, a non avere nell’orizzonte delle proprie prospettive nessun dissenso con l’attuale Governo e nessuna iniziativa di lotta contro le misure che loro stessi giudicano sbagliate.

Preoccupante è, di converso – prosegue Fillea/Cgil Modena – anche il rischio di isolamento che un grande sindacato come la Cisl rischia di correre. Le Regioni protestano, i Sindaci scendono in piazza, protestano magistrati, forze di polizia, pubblico impiego, i lavoratori dei teatri e dello spettacolo, i giornalisti, gli operai da Termini Imerese sino all’ultima delle imprese modenesi, tutti i sindacati europei e la Filca/Cisl non trova nulla di meglio da fare che invitare a “presentarsi regolarmente al lavoro”.

Una ben triste parabola sindacale che deve essere fermata e, il contributo che noi possiamo dare, è invitare i lavoratori tutti, compresi i lavoratori soci della Filca/Cisl a fare sciopero il 25 giugno. Li accoglieremo fraternamente tra le nostre fila, sui pullman che abbiamo prenotato per partecipare alla manifestazione a Bologna, e a fare sciopero nelle altre occasioni in cui verranno proclamate iniziative di lotta, per difendere in questo modo, anche, ma non solo, il fondamentale diritto di lottare per una prospettiva migliore.

(Sauro Serri, segretario generale sindacato edili Fillea/Cgil Modena)
















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