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I Sindaci della Bassa Reggiana a Gualtieri per spiegare la Manovra Finanziaria

Si è svolta ieri, martedì 22 giugno a Gualtieri, l’Assemblea Pubblica organizzata dagli otto Comuni dell’Unione della Bassa Reggiana al fine di discutere pubblicamente la Manovra Finanziaria e le ripercussioni sugli enti locali, a cui hanno partecipato numerosi consiglieri comunali e cittadini. Ospite dell’incontro anche il dott. Paolo Leonardi, esperto di finanza pubblica e consulente per l’ANCI Emilia Romagna.

All’Assemblea è stato presentato un documento, condiviso dai sindaci membri dell’Unione, che verrà portato in discussione come Ordine del Giorno in seno al Consiglio dell’Unione per essere successivamente presentato a Roma alla Camera contenente otto punti di revisione della Manovra e di maggiore equità di trattamento per gli enti locali.

L’incontro è stato aperto da Massimiliano Maestri, Sindaco di Gualtieri e Presidente dell’Unione: “Questo incontro pubblico non intende dare sfogo a polemiche o intransigenze politiche, quanto invece affrontare la spiegazione di una Manovra Finanziaria complessa, che ci sembra penalizzare in modo iniquo gli enti locali, proponendo una discussione costruttiva che coinvolga anche la cittadinanza e che possa essere condivisa ed essere portata a Roma a testimonianza di un territorio che partecipa e vive le proprie sorti”.

E’ seguita una illustrazione tecnica delle principali coordinate sulla manovra a cura del dott. Leonardi dell’ANCI (si veda “La Manovra in numeri”).

La Manovra in numeri

• La Manovra Finanziaria prevede un risparmio di 24 miliardi e 900 milioni di euro in due anni;

• 4 miliardi in due anni saranno richiesti ai comuni;

• la manovra incide quindi sui Comuni per il 16%;

• i comuni incidono invece sulla spesa pubblica per l’8%;

• La Manovra Finanziaria incide inoltre sulle Regioni per un risparmio di 8 miliardi di euro (32% dell’intera manovra) con conseguente ricaduta sui finanziamenti ai comuni

Gli interventi

“In tutto il mondo – ha confermato il Sindaco di Guastalla Giorgio Benaglia – le economie occidentali stanno affrontando una situazione di estrema crisi, che è stata definita di lacrime e sangue che richiede sacrifici dolorosi. Ci troviamo nella contingenza di dover affrontare una manovra straordinaria che deve fare i conti con una spesa pubblica non più sostenibile, tentando di razionalizzare le uscite e chiedendo ai dipendenti pubblici lo stesso sacrificio che già i dipendenti privati hanno affrontato. Ritengo però che non debbano venire penalizzati i comuni che hanno dimostrato di saper gestire con efficienza la cosa pubblica. All’interno dell’Unione ho sempre mantenuto un atteggiamento di riguardo e considerazione, in special modo nella tutela dei servizi e nel controllo della spesa”.

“La riflessione dalla quale non possiamo prescindere – ha continuato il Sindaco di Poviglio Giammaria Manghi – riguarda l’architettura della Manovra che è fatta per pesare su 2/3 sugli enti locali. Se la ratio dell’azione vuole che tale impatto si debba alla necessità di limitare il debito pubblico, agendo in maniera solidale, è allora necessario ricordare come lo Stato centrale negli ultimi anni non abbia saputo contribuire con altrettanta puntualità al miglioramento dei conti pubblici. Per la Bassa Reggiana l’approvazione dell’attuale Decreto, comporterebbe un taglio da oltre 5 milioni di euro nel biennio 2011/2012. Tali tagli andrebbero a inserirsi su bilanci che vedono ormai per il 90% spese non più comprimibili, quelle per i servizi, che ci troveremo a dover ridurre e per i quali non potremo più garantire qualità e diffusione. Il circolo negativo si ripercuoterà anche sul taglio degli investimenti per le opere pubbliche. L’azione dello stato centrale degli ultimi anni nasce con l’intento di valorizzare le realtà virtuose, ma si è trasformata in un laccio punitivo per tutte le realtà locali, che ora in maniera unita, senza connotazione politica, richiedono più autonomia locale, l’adozione del cosiddetto federalismo fiscale in un’ottica di reale razionalizzazione”.

















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