Lo sciopero generale proclamato dalla Cgil nazionale per il 25 giugno contro la manovra del governo “sbagliata e iniqua”, in Emilia Romagna si svolgerà per l’intera giornata per tutti i settori e culminerà in una manifestazione regionale a Bologna.
Due i cortei previsti (concentramenti dalle 8,30): uno da Piazza Dell’Unità, verso le vie Matteotti, Indipendenza, Rizzoli, Piazza Maggiore (appuntamento per i Territori di Ferrara, Rimini, Cesena, Forlì, Ravenna, Imola, Bologna e chi arriverà in treno); l’altro da Piazza Azzarita verso le vie Calori, Lame, viale Silvani, Don Minzoni, Marconi, Ugo Bassi, Della Zecca, Piazza Roosevelt, piazza IV Novembre, Piazza Maggiore (Territori di Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Bologna). In Piazza Maggiore parleranno alcuni delegati in rappresentanza dei precari, del pubblico impiego e dei metalmeccanici, un magistrato, un dirigente nazionale del sindacato giornalisti Fnsi e Susanna Camusso, della segreteria nazionale Cgil.
Come hanno spiegato questa mattina in una conferenza stampa i segretari generali di Cgil Emilia Romagna Danilo Barbi e di Cgil Bologna Danilo Gruppi, la giornata di lotta è stata preparata con migliaia di assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio, per denunciare le gravi responsabilità del governo nel varare una manovra che pesa sui lavoratori pubblici e privati, sulle Regioni e gli enti locali, e per illustrare le controproposte della Cgil.
“In tutta Europa i sindacati si stanno mobilitando contro le misure dei rispettivi governi che deprimono lo sviluppo” ha sottolineato Barbi, richiamando la decisione della Confederazione europea dei sindacati di promuovere una manifestazione a Bruxelles per il 29 settembre. “E fra tutte quelle messe in campo – ha aggiunto – la manovra del governo italiano è la peggiore. Domani la Cgil sarà al fianco dei sindaci e degli amministratori che con l’Anci protesteranno davanti al Senato.”
Secondo Gruppi “lo sciopero è anche contro una certa linea di Confindustria, confermata ieri dall’assemblea degli industriali bolognesi, che da una parte vogliono il tutto e subito, con un atteggiamento da sinistra extraparlamentare degli anni ’70, e dall’altra condividono la manovra del governo, fatta di tagli che gravano su lavoratori e Regioni. Una linea in aperta collisione con le nostre iniziative”.
Sotto lo slogan nazionale dello sciopero “Tutto sulle nostre spalle”, la Cgil Emilia Romagna ha prodotto una ulteriore declinazione per l’iniziativa regionale: “C’è chi taglia” / “C’è chi Italia”, con manifesti, volantoni, inserzioni sui quotidiani, spot radio e tv, adesivi che saranno distribuiti a migliaia alla manifestazione.