E’ iniziata per la prima volta nella sua storia sulle note dell’Inno di Mameli l’assemblea degli industriali di Bologna. All’incontro hanno partecipato Emma Marcegaglia ed il ministro del lavoro Maurizio Sacconi ed e’ stato dedicato alla questione del nord fra infrastrutture, fisco e burocrazia.
”Con un paradosso solo apparente – ha detto il presidente degli industriali bolognesi Maurizio Marchesini – abbiamo scelto l’inno nazionale per aprire i lavori della nostra assemblea. Lo abbiamo fatto nel convincimento che parlare della terra in cui viviamo non sia affatto in contraddizione con un autentico spirito nazionale. Una scelta che assume un particolare significato in una regione, la nostra, che da troppo tempo – ha detto ancora Marchesini – pare esserci chiamata fuori da questo confronto”.
”Siamo d’accordo con Napolitano. La manovra va approvata il prima possibile” ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. ”I saldi non vanno assolutamente cambiati – ha proseguito – ci puo’ essere qualche modifica richiesta e concordata. Certamente dobbiamo ridurre il nostro disavanzo. Anche le dichiarazioni di oggi del governatore della Banca centrale Trichet – ha detto ancora Marcegaglia – secondo il quale ci saranno sanzioni automatiche per chi sforera’, ci impongono di fare queste scelte”.
“La manovra e’ obiettivamente urgente cosi’ come urgenti sono le riforme fondamentali, come quella della giustizia”. A ribadirlo è stato invece il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. “Credo che il Paese -tiene a sottolineare- debba saper crescere soprattutto affidandosi a regole piu’ semplici della liberta’ responsabile, tanto per le persone fisiche che per quelle giuridiche”. E, per il futuro, Sacconi evidenzia che “non potremo piu’ fare affidamento su elargizioni di finanza pubblica. Pomigliano insegna anche questo: come determinare le condizioni per un grande investimento senza la leva della finanza pubblica, ma attraverso i buoni accordi tra i soggetti sociali”.