mi rivolgo a voi che siete i protagonisti di questi esami di Stato 2010 per augurarvi un grande “in bocca al lupo”. Da sempre quel che state per vivere è considerato un “rito” di passaggio; nella vostra vita, nel bene e nel male, sarà anche un “mito” da ricordare, rievocare, rivivere con tutte le ansie e le angosce che le prove portano con sé. Da tempo siamo passati da un esame molto nozionistico ad uno in cui è centrale la sintesi della complessità, la capacità di orientarsi tra testi, domande, esercizi.
Per questo l’augurio è che lo possiate vivere con la giusta tensione e con la serenità che deriva dall’aver compiuto un percorso di cui verrà tenuto conto: forse la prima “uscita” pubblica in cui – anche di fronte a persone che non avete mai visto – potete far vedere quanto valete.
Sia che vi accingiate a terminare gli studi per avvicinarvi ad una professione, sia che vogliate proseguire con altri studi, una cosa è certa: quello che oggi intravvedete come momento conclusivo, in realtà è solo l’inizio della sfida: nuovi saperi, nuove professioni, nuovi orizzonti, soprattutto scientifico/tecnologici chiedono ragazzi attenti e preparati.
La preparazione, ne sono certo, vi è stata data da questa scuola emiliano-romagnola che da tempo offre a tutti i suoi studenti e in tutti gli ordini di studio una qualità di conoscenze e competenze significativa. L’attenzione, la capacità di orientarsi in questo mondo di saperi “liquidi” veloci, sta a voi e alla vostra capacità di creare relazioni e di assecondare passioni e vocazioni personali.
Come in ogni “finale” di partita che si rispetti, vengono i ringraziamenti.
In prima battuta ai vostri insegnanti, dalla maestra della scuola dell’infanzia che vi ha aiutato a conoscere forme, colori, le prime parole, al professore della materia più ostica e specialistica che vi ha fatto accendere la lucina della passione per una disciplina, un argomento, un mestiere che oggi potete coltivare. Il loro è un lavoro spesso nascosto che trova ragione, magari, molti anni dopo, quando ne apprezzerete a fondo il contributo non solo per ciò che sapete, ma per ciò che siete.
E poi, alle vostre famiglie: in questi anni vi hanno seguito, incoraggiato, sostenuto – talvolta rimproverato. A loro va il mio ultimo messaggio per questi esami che è un messaggio che sa di futuro. Oggi inizia per i vostri ragazzi un nuovo percorso di vita. Sosteneteli, come avete fatto finora, anzi con più forza: li attende un mondo in cui far crescere le proprie competenze e l’arma migliore per assicurarsi un futuro diverso, più a misura delle proprie aspirazioni e “sogni”, è crescere nella responsabilità e nella formazione.
Domani è il primo passo, importante è compierlo bene.
(L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna)