Il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si pone al centro della riflessione su una delle tematiche emergenti per la scuola italiana, ovvero l’interculturalità di contesti caratterizzati dalla presenza sempre più nutrita di alunni figli di immigrati.
Lo farà attraverso un convegno su “Scuole di nuova generazione” che si terrà domani – lunedì 21 giugno 2010 – dalle ore 11.00 presso il Complesso universitario ex Caserma Zucchi (Viale Allegri, 9) di Reggio Emilia, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Sociologia.
Se è vero che, nel corso degli ultimi venti anni, la presenza di alunni stranieri nella scuola italiana è passata da qualche migliaio al 7% della popolazione, con punte del 15% nella Regione Emilia Romagna, significa che questo rappresenta ormai la quotidianità per gran parte delle scuole. Il dato, per quanto rilevante, è comunque disomogeneo nella sua dimensione, poiché sulla base delle rilevazioni del Ministero Pubblica Istruzione si sa che il fenomeno si concentra prevalentemente nelle aree del centro-nord: Reggio Emilia e Modena, in particolare, sono tra le città con la più elevata presenza di minori di origine immigrata nelle scuole.
Ad accentuare lo spessore del problema dell’educazione e della integrazione in questi contesti contribuisce il fenomeno delle cosiddette “seconde generazioni”, cioè dei bambini e degli adolescenti nati in Italia da genitori immigrati o giunti quando ancora molto piccoli, che hanno avuto modo di svolgere nel nostro Paese il proprio percorso scolastico fin dall’inizio. Tutto ciò, senza dimenticare che continuano anche i percorsi di ricongiungimento familiare e i percorsi di crescita scolastici di questi minori si intrecciano sempre di più con quelli dei minori di origine italiana. “É l’Italia delle nuove generazioni, sono le scuole di nuova generazione”.
La giornata reggiana intende affrontare direttamente il tema dal punto di vista scientifico e dal lato delle esperienze, perché l’accelerazione dei fenomeni migratori richiede che la comunità scientifica, e gli insegnanti in primis, tengano vivo il confronto sulle nuove problematiche. Si sa ancora poco su come le scuole con più alta presenza di alunni immigrati si stiano muovendo, quali esiti stiano producendo le sperimentazioni di questi anni e quali siano i vissuti dei ragazzi, i loro successi od insuccessi scolastici, le loro aspirazioni.
Il seminario, organizzato dalla prof. ssa Rita Bertozzi della facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo modenese-reggiano, che vede il coinvolgimento dell’Associazione Italiana di Sociologia – Sezione Educazione, ha l’intento di presentare il recente numero della rivista, edita in lingua inglese, Italian journal of Sociology of Education interamente dedicato a “Schools, migrants and generations”, ove vengono mostrate le più recenti ricerche condotte in Italia sull’argomento.
“Con questa giornata – afferma la Preside della facoltà di Scienze della Formazione prof. ssa Roberta Cardarello – si vuole fare il punto sullo stato della ricerca in Italia su tematiche emergenti quali le sfide educative nei contesti ad elevata migrazione, e Reggio Emilia con Modena, si sa, è territorio con tasso di immigrazione tra i più elevati in Italia. Il fatto che l’Associazione Italiana di Sociologia abbia individuato nel Dipartimento di Educazione e Scienze Umane del nostro Ateneo il partner scientifico ideale per la realizzazione di questa giornata di studi, ci rende orgogliosi per l’apprezzato riconoscimento delle competenze che qui operano e del lavoro che noi produciamo in ambito scientifico. La collaborazione con il Dipartimento ha saputo proporre una giornata di elevato spessore culturale ove, alle ricerche più avanzate sull’argomento, si accompagnano le esperienze di scuole di Milano, Roma, Torino, Genova e Reggio Emilia, che hanno saputo affrontare fasi di difficoltà trasformandole in occasioni positive”.
Il programma della giornata prevede, in apertura, ore 11.00, aula 4, i saluti di Giovanni Catellani, Assessore Cultura e Università del Comune di Reggio Emilia e di Roberta Cardarello, Preside della facoltà di Scienze della Formazione. L’approfondimento scientifico sullo stato della ricerca in Italia sarà introdotto da Luca Queirolo Palmas, docente di Sociologia delle Migrazioni e Sociologia (Univ. di Genova), a cui seguiranno le comunicazioni di Guia Gilardoni della Fondazione ISMU su una ricerca sulle nuove generazioni in Italia, ritagliata sui figli di coppie miste, di Maddalena Colombo (Univ. Cattolica di Milano), che presenterà una ricerca regionale sugli studenti delle scuole secondarie analizzando il ruolo della famiglia e dell’ambiente scolastico nei percorsi di inclusione, di Roberta Ricucci (Univ. di Torino) che offrirà i risultati di una ricerca sugli adolescenti stranieri nel contesto cittadino torinese, mentre Benasso e Villa di Lunaria si diffonderanno su una ricerca condotta a Roma e Genova sulla costruzione dell’identità nelle nuove generazioni e la percezione delle discriminazioni.
Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle ore 14,30 in Aula Magna “P.Manodori” articolandosi in due sessioni: dopo i saluti introduttivi di Juna Sassi, Assessore alla Educazione del Comune di Reggio Emilia, e di Stefano Versari, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, Graziella Giovannini (Univ. di Bologna) coordinerà la sessione di lavoro su Scuole “piene” di stranieri, in cui diverse esperienze della scuola dell’obbligo si confronteranno attraverso la voce degli insegnanti che stanno svolgendo la loro attività quotidiana in contesti dalla elevata concentrazione migratoria (con oltre il 30 % di immigrati). Successivamente, alle ore 17.30 la parola passerà ai ragazzi attraverso video realizzati dagli studenti delle quarte classi dell’Istituto Professionale (Ipsia) “Lombardini” nell’ambito di un laboratorio sull’educazione interculturale coordinato da Mondinsieme.