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Nota ufficiale dell’Azienda Policlinico di Modena e AUSL sui bambini ricoverati per sospetta “meningite”

Sono da escludere nuovi casi di meningite a Modena anche se ha destato giusta preoccupazione il quasi contemporaneo convergere al Policlinico di Modena tra le giornate di lunedì 14 e giovedì 17 giugno di 8 bambini, che si trovano ospiti della Struttura Complessa di Pediatria, i quali pur provenendo da diverse aree geografiche (1 S. Agata Bolognese, 1 Vignola, 1 Sassuolo, 1 Ravarino e 4 Modena) presentavano – in relazione all’età compresa tra pochi giorni e 5 anni (6 età inferiore a 5 mesi e due tra 4 e 5 anni) – manifestazioni neurologiche associate a febbre che hanno portato a far pensare ad un quadro di “sospetta meningite”.

Per tutti sono stati compiuti accurati accertamenti virali e microbiologici di laboratorio, con l’invio anche a Bologna di campioni. All’attualità per 7 di essi si può escludere che siano stati isolati germi o virus che possono ingenerare preoccupazione dal punto di vista clinico ed epidemiologico. Solo per uno dei bambini ricoverati sono ancora in corso accertamenti più approfonditi, dei cui risultati si saprà lunedì 21 giugno.

Tutti i piccoli comunque stanno bene e nei prossimi giorni i medici prevedono di poterli dimettere ed è da escludere che questi episodi possano in qualche maniera essere correlati.

Da sottolineare positivamente al riguardo – secondo i clinici – che nelle ultime 36 ore non vi siano stati altri arrivi al Policlinico di piccoli con manifestazioni neurologiche.

Al momento alla Struttura Complessa di Pediatria si trova ricoverato solo un bambino, giunto l’11 giugno, che ha contratto una forma batterica associata a meningite “una cosa – spiega il prof. Paolo Paolucci, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – abbastanza normale che si verifica

lungo tutto il corso dell’anno”, che è stata trattata con antibiotico terapia, la quale ha dato un netto miglioramento del quadro clinico, tanto che i medici prevedono di poterlo dimettere molto presto.

















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