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Ancora problemi alla Salami di Modena

La proprietà della Salami, azienda che produce componenti oleodinamici di Modena, continua a distinguersi per difficili relazioni sindacali e mancato rispetto degli accordi – denuncia Fiom/Cgil Modena.

Dopo la vertenza che ha visto i lavoratori protagonisti la scorsa primavera per il mancato rispetto dell’accordo sottoscritto in Provincia sulla rotazione della Cigs, oggi Fiom/Cgil, Rsu e lavoratori sono costretti a denunciare ancora una volta la poca disponibilità dell’azienda a rispettare gli accordi.

Al centro delle critiche la scelta unilaterale di disdettare la contrattazione integrativa per il prossimo anno e la decisione di pagare la 13^ solo in rapporto ai giorni di effettivo lavoro durante la cassa integrazione ordinaria. Dopo un anno di Cigs per crisi (maggio 2009-maggio 2010), la Salami ha infatti aperto dal 7 di giugno (senza raggiungere l’accordo sindacale) un nuovo periodo di Cigo di tre mesi per crisi di mercato.

In violazione dell’accordo – denuncia Fiom/Cgil Modena – aziendale ha comunicato ai lavoratori che non intende pagare per intero la 13^ mensilità e neppure il Premio di risultato 2009-2010.

Fiom e Rsu denunciano inoltre la mancata presentazione di un piano di rilancio industriale che l’azienda, nell’accordo sottoscritto un anno fa in Provincia, si era impegnata a definire entro dicembre 2009. In base a quell’accordo l’azienda ha ricevuto fondi dalla Provincia per la formazione professionalizzante e di riqualificazione dei lavoratori finalizzata a garantire la piena ed effettiva rotazione durante la Cigs, rotazione che è stata completamente disattesa lasciando circa 20 lavoratori su 120, sempre a zero ore.

Anche per gli attuali 3 mesi di Cigo la tentazione dell’azienda di non garantire la piena rotazione è forte e solo l’incalzare del sindacato sta evitando di lasciare una parte di persone a zero ore.

La direzione Salami ancora una volta sta dando dimostrazione di arroganza e scarsa lungimiranza di scelte industriali – prosegue Fiom/Cgil Modena -. La competitività delle imprese modenesi può ripartire azzerando i diritti di chi lavora, e non invece investendo in innovazione di processo e di prodotto?

Per contrastare atteggiamenti intransigenti e arroganti della proprietà, Fiom e Rsu metteranno in campo tutte le azioni sindacali e legali che riterranno necessarie.

(Fiom/Cgil Modena)

















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