“Per la prima volta, da oltre un decennio, si registra la diminuzione degli sportelli bancari presenti sul territorio e un forte calo dell’occupazione nelle grandi banche, a cui si aggiunge un continuo ridimensionamento nella concessione di prestiti. E ciò nonostante i bilanci risultino ampiamente in attivo”. Sono questi alcuni dati scaturiti dal “Dossier semestrale sul credito e sull’economia dell’Emilia Romagna”, realizzato dall’Osservatorio regionale dei bancari Cisl Emilia-Romagna.
“E’ la prima volta, da oltre dieci anni, che dobbiamo segnalare una minor presenza delle banche sul territorio emiliano-romagnolo – ha sottolineato Marco Amadori, segretario generale dei bancari della Cisl Emilia Romagna. Un trend di crescita, quello del periodo precedente, che aveva visto un incremento annuo di circa cento sportelli bancari, mentre al 31 dicembre 2009 vi è stata addirittura una diminuzione di 7 unità”.
Per la Cisl, un dato preoccupante, se a questo si aggiunge la caduta del livello occupazionale; difatti sono ben 741 i dipendenti di banca in meno rispetto all?anno precedente.
Un forte calo che ha interessato quasi esclusivamente le grandi banche (-812 dipendenti) mentre gli istituti di credito “medi, piccoli e minori” hanno leggermente incrementato il livello occupazionale (+ 71 dipendenti). Timori e preoccupazioni riguardano anche la continua e drastica riduzione degli impieghi concessi. Dato, quest’ultimo, perfino in controtendenza con quello italiano. Difatti, a fine 2009, rispetto al 2008, gli impieghi in Italia hanno segnato una variazione del + 1,6% mentre in Emilia Romagna hanno registrato un segno rosso del 1,5%: un differenziale di ben 3 punti percentuali.