Ho letto attentamente quanto riportato dai giornali dell’intervento del Presidente di Confidustria Pietro Ferrari. Devo dire che effettivamente le osservazioni sulla litigiosità della politica hanno un fondamento, e ultimamente qualche eccesso c’è stato: il confronto deve esserci – ove non si superino i limiti dell’educazione – perché la dialettica fra le parti è l’aspetto della democrazia che porta in luce limiti e difetti di chi governa, spingendolo a fare meglio, o almeno a spiegare ai cittadini i perché delle scelte. Ma sempre, ripeto, conservando educazione e rispetto.
E questo uscendo dall’accusa reciproca fra opposizione e maggioranza di essere la causa: ciascuno per il ruolo che ha dovrebbe riflettere su quanto il proprio atteggiamento sia stato dialogante, nell’esercizio del proprio mandato.
Interessante anche l’invito, in una certa misura a “volare più alto”: da tempo affermo che manca a volte una visione d’insieme del progetto futuro della città e della provincia, nel suo complesso. Però aggiungerei che il singolo cittadino è giustamente interessato anche al marciapiede davanti a casa, e che la nascita di tanti comitati forse è proprio dovuta alla mancanza di risposte su quello che dovrebbe essere invece talmente scontato da non dover essere oggetto di discussione, quindi il marciapiede davanti a casa.
Ben vengano quindi i richiami del Presidente di Confindustria, sta alla politica interpretare il segnale e calarlo nel clima cittadino. Una voce importante di cui tener conto nell’ottica degli stati generali evocati spesso dal Sindaco Pighi.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)