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Body scanner nelle stazioni, Movimento 5 Stelle: assurda, costosa e inutile operazione

Il buonsenso sembra essersi smarrito tra i ritardi dei treni dei pendolari sacrificati sull’altare della TAV. L’ultima sparata del ministro leghista Roberto Maroni che propone i “body scanner” nelle stazioni ferroviarie ha del ridicolo e viola le libertà personali.

Evidentemente Maroni, sogna un paese militarizzato modello “1984” di Orwell perché pensare ai body scanner nelle stazioni ferroviarie dove il flusso dei passeggeri è continuo e libero da sempre (anche ai tempi del fascismo era così) è quanto di più assurdo ci possa essere. Maroni sa che nelle stazioni passano pericolosi studenti o lavoratori pendolari con computer nei loro zaini e altre ferraglie atte ad offendere come i compassi, turisti rivoluzionari con macchine fotografiche e telecamere, sovversivi boyscout con coltellini da campo, tende e pentole varie in partenza per campi. Nelle stazioni passano oggi liberamente migliaia di persone in tutta Italia che hanno un pacemaker al cuore.

Tutti in fila nel “body scanner”, quindi: così pendolari e viaggiatori avranno un nuovo passatempo per attendere i treni in ritardo.

Ma, la domanda è d’obbligo: chi pagherà questa inutile ed assurda operazione di controllo orwelliano?

Al momento possiamo solo garantire che se la proposta verrà attuata noi consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle unitamente ai consiglieri comunali e gli attivisti chiederemo conto di ogni costo aggiuntivo per la comunità di questa proposta ed organizzeranno sit-in di protesta nelle stazioni ferroviarie di tutta la Regione. Inoltre presenteremo una segnalazione alla Corte dei Conti sui reali costi-benefici di tale operazione, inclusi i disagi provocati ai viaggiatori-utenti.

(Giovanni Favia – Andrea Defranceschi, Movimento 5 Stelle – Beppegrillo.it)

















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