E’ la canzone “Fifì cinese”, della band reggiana Radioalice, il brano vincitore del Nuovo Premio Centro Augusto Daolio che si è concluso a Cavriago domenica 13 al termine della finalissima che ha visto sei band avvicendarsi sul palco di piazza Zanti. Il Premio Giorgio Rizzo, intitolato allo storico presidente di giuria scomparso, è andato ai Malastrana per la loro interpretazione del brano “Il paese”, mentre i maggiori consensi popolari sono stati raccolti dai Dharma, band che si è aggiudicata il Premio Daolio Web assegnato dal sito internet premiodaolio.it.
Questa la sintesi di una serata che ha riempito di pubblico la piazza principale di Cavriago e regalato più di tre ore di ottima musica. Oltre a quella dei gruppi finalisti la kermesse del Premio Daolio ha proposto anche la super band formata da Francesco Gualerzi (ex Nomadi), Elisa Minari (ex Nomadi), Andrea Fornili (Stadio) e Alessandro Lugli (Tullio De Piscopo, Mario Biondi, Eugenio Finardi, Roberto Vecchioni). “La musica che gira intorno” è il nome di questo progetto che punta sulla musica degli anni ’70 made in Italy.
Radioalice – band composta da Paolo Lucenti, Massimiliano Cavazzoni, Alberto Bondavalli, Alberto Giroldini, Sergio Giuliano – accompagnati dal tutor Fabrizio Taver Tavernelli, oltre al brano in concorso, ha anche suonato una versione molto “stoner” dell’immortale “Break on through” dei Doors. La strofa di questa cover assegnata dalla giuria, nella versione della band reggiana, ha trovato un testo in italiano e un suono decisamente aggressivo. Radioalice nasce nel 1997 dall’incontro di due amici di lunga data, i quali decidono di provare a dar forma compiuta a qualche loro idea musicale. Hanno all’attivo diversi cd autoprodotti: “S.O.S”, “Contropelo”, “Lo stato puro” e “Crudo”. Radioalice ha anche proposto una ottima versione di “Noi”, cover dei Nomadi pescata dall’LP di esordio della band di Novellara.
Cala il sipario su una edizione del Premio che, giunto alla sedicesima edizione, ha rinnovato la formula affiancando ai gruppi tre tutor speciali come Mara Redeghieri, Gigi Cavalli Cocchi e Fabrizio Tavernelli. Nella nuova formula l’attenzione per la musica delle diciotto band semifinaliste che si sono affrontate nel corso di sei serate dal vivo al circolo Calamita, è stata mantenuta alta anche grazie al sito internet dedicato (www.premiodaolio.it) che si propone come vetrina e comunità per la musica delle band emergenti.
Quest’anno i partecipanti al nuovo premio Daolio – promosso dal Comune di Cavriago in collaborazione con Arci e circolo Calamita e riservato a band emergenti senza contratto discografico residenti in Emilia Romagna – sono stati circa una cinquantina. Il percorso dei sei finalisti è stato sottoposto ad una selezione iniziale sulla base dell’ascolto di un brano registrato su cd.