Inaugurato ad Arceto un centro operativo che impiega dodici persone, tra guardiani idraulici, dugaroli, escavatoristi a presidio della sicurezza territoriale e dell’utilizzo delle acque per i Comuni del pedocollinare e di alta pianura di Modena e Reggio Emilia. E per l’occasione da Modena a Reggio Emilia la proposta è unitaria: accordi con il Consorzio di Bonifica per garantite la sicurezza territoriale in una fascia, quella dei primi rilievi, caratterizzata da un significativo dissesto idrogeologico del territorio.
“Nel 2005 nel nostro comune esondò per l’ennesima volta un rio, allagando diverse zone abitate – ha ricordato Claudio Venturelli, sindaco di Bibbiano, -. E’ nato così un accordo di programma con il Consorzio di Bonifica, ora dell’Emilia Centrale, un interlocutore affidabile col quale individuiamo le criticità, si programmano interventi e manutenzione ordinaria. La presenza di un centro operativo, inoltre, è indice di rapidità di intervento, con un rapporto costi benefici molto importante”.
“Oggi siamo chiamati a una nuova sfida – ha detto Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – in una zona che ha criticità idrauliche della fascia pedecollinare fortemente provata dalle recenti piogge. Occorrono nuove strategie che debbono essere condivise con gli enti”.
“Proprio qui nella zona di congiunzione tra alta pianura e collina, come di recente avvenuto a Mazzalasino (di Viano), si verificano notevoli problemi quando piove violentemente – ha ricordato Luciano Gobbi, assessore alla mobilità sostenibile provincia di Reggio Emilia -. Grazie all’adesione di tutte le istituzioni locali si potrebbe trovare una soluzione senza il ricorso ad una nuova legge”.
“Noi – ha ricordato Alessandra Rompianesi, assessore del Comune di Quattro Castella – è anche per questo che per la decima volta abbiamo rinnovato l’accordo di collaborazione con il Consorzio. E c’è maggiore consapevolezza anche tra i cittadini della necessità di prevenire il dissesto del territorio dandosi priorità.”
E buone notizie sono giunte dalla Legge Finanziaria, così come annunciate Emilio Bertolini, presidente dell’Unione regionale delle Bonifiche dell’Emilia Romagna: “Ancora una volta è riconosciuto il ruolo dei consorzi di bonifica, tanto che nella Legge finanziaria sono stati stralciati gli emendamenti al codice delle autonomie che ne proponevano la soppressione”.
“Anche ora – ha ricordato l’ingegner Francesco Capuano della Provincia di Reggio Emilia – il Piano territoriale di coordinamento provinciale converge sui temi della tutela del suolo e delle risorse idriche. La nuova fase di programmazione del Piano di sviluppo rurale a inizio del 2011 prevederà interventi nel campo della viabilità rurale e dell’acquedottistica rurale, a beneficio del territorio”.
E’ così stata forte la risposta degli enti intervenuti: la Provincia di Reggio Emilia, l’assessorato Protezione Civile di Reggio Emilia, i Comuni di Sassuolo, Quattro Castella, Bibbiano, Viano, Castellarano, il Servizio tecnico di Bacino del fiume Po, il Wwf, diversi tecnici. Una presenza numerosa anche perché nell’alta pianura tra Modena e Reggio Emilia abitati come Scandiano in poco più di un secolo hanno visto decuplicare le superfici impermeabili, si assiste al passaggio dalla rete naturale di montagna alle opere di bonifica, sono presenti interferenze di opere di bonifica per lo scolo delle acque con altre infrastrutture civili, ci si trova innanzi a variazioni climatiche e all’aumento degli scarichi.
Gioacchino Pederzoli, del Wwf, ha argomentato sul tema del risparmio idrico (migliore organizzazione, prenotazione irrigua su tutto il territorio, consulenza con Irrinet (servizio di irrigazione realizzato dal Canale Emiliano Romagnolo), a disposizione di tutte le aziende agricole dell’Emilia
Romagna) per consigliare al meglio quando conviene l’irrigazione, invaso della nostra rete dalla traversa di Castellarano e non da Po, ricerca sui prati stabili.
Non ultimo l’intervento di Vito Fiordaligi, direttore dell’ente consortile:
“Una nuova area ambiente e agroforestale nel nostro Consorzio si propone di affrontare le nuove tematiche in maniera rispettosa per l’ambiente ed è il motivo per il quale abbiamo conseguito la certificazione ambientale, assieme a quella della qualità e della sicurezza”.