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Il Pd Modena: no al nucleare di terza generazione

No al nucleare di terza generazione. Sì al risparmio energetico e alla produzione d’energia basata su fonti rinnovabili diverse dal nucleare (solare, eolica, geotermica). E’ quanto sostengono – in un Ordine del giorno – i consiglieri comunali Paolo Trande, Giulia Morini, Elisa Sala, Claudia Codeluppi e Luigi Alberto Pini, tutti del Pd.

Le ragioni che – a giudizio dei consiglieri del Pd – rendono l’opzione nucleare inefficiente e antieconomica sono molteplici: dai costi enormi di realizzazione delle centrali, impossibili da sostenere senza l’intervento dello Stato, alle difficoltà e ai rischi legati allo smaltimento delle scorie; dalla riduzione – a causa della crisi – del fabbisogno di energia elettrica all’alto costo e al progressivo esaurimento dell’uranio.

Per questo l’ordine del giorno chiede alla giunta di premere sul governo affinché ripensi “le proprie priorità in tema di energia, investendo risorse adeguate in un grande piano per il risparmio e l’efficienza energetica (in Italia, come in tutti i paesi sviluppati, il 50 per cento dell’energia prodotta viene “sprecato”) e in un piano per lo sviluppo di un sistema integrato di produzione energetica fondato sulle fonti rinnovabili diverse dal nucleare (solare, eolica, geotermica)”.

I consiglieri del Pd riportano i risultati di uno studio secondo il quale, grazie a un piano di micro-generazione distribuita finalizzato alla produzione di energia solare ed eolica, si otterrebbe la stessa quantità di energia che dovrebbero produrre le quattro centrali nucleari italiane previste dal piano del governo.

















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