“L’istituzione di un registro per la dichiarazione di volontà di fine vita è una forzatura ideologica e giuridica, figlia della deriva radicale che ha lo scopo di introdurre in Italia, per via surrettizia, l’eutanasia. Senza una legge sul testamento biologico l’iniziativa del Comune di Modena, è destinata ad essere un inutile inganno per i cittadini. L’Amministrazione comunale modenese di sinistra sta mettendo a disposizione risorse pubbliche per gestire una iniziativa di parte, tesa ad introdurre in Italia non solo ciò che non è previsto e regolamentato dalla legge, ma anche ciò che è vietato. E’ sbagliato lasciare nelle mani dei Comuni la gestione di problematiche come il fine vita, che investono la sfera etica delle persone. Così si genera solo confusione nella testa dei cittadini. Questioni di tale importanza devono essere riportate all’interno dell’unica sede titolata a decidere su questi temi, ossia il Parlamento. Il Comune di Modena, con la propria scelta, insulta e offende le Istituzioni del nostro Paese”.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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