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Manovra, Napolitano firma. Stralciata lista enti culturali, Bondi: ridurre le spese inutili

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informa una nota del Quirinale, ha oggi emanato il decreto-legge recante ”misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” nel testo definitivo trasmesso ieri sera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel provvedimento definitivo è stata stralciata la lista dei 232 enti, fondazioni e istituti culturali. Spetterà al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi valutare su quale settore operare tagli. ‘‘Mi metterò al lavoro come sempre con l’assoluta convinzione della necessità e giustezza della manovra, e coinvolgendo tutti i colleghi ministri, presidenti dei gruppi parlamentari e l’intero mondo della cultura su come e in che modo ridurre le spese inutili salvaguardando le eccellenze e le testimonianze più alte della nostra cultura”, ha commentato Bondi ringraziando Berlusconi, Tremonti e Letta per ”la sensibilità che hanno dimostrato”.

Intanto, i magistrati si dicono ”pronti allo sciopero”. Lo ha annunciato il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara dopo l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Palamara ha spiegato che verranno messe in campo “le più gravi forme di protesta: lo sciopero e anche forme alternative”. La decisione è stata presa dopo che Letta ha confermato i tagli alle retribuzioni delle toghe. Il segretario dell’Anm Giuseppe Cascini, uscendo dall’incontro, ha definito il testo della manovra ‘inaccettabile’. “Letta – ha spiegato – ci ha confermato i tagli nella loro versione peggiore: non solo il blocco degli scatti, ma anche il blocco dei passaggi di qualifica che riguardano soprattutto i magistrati più giovani. Infatti, questi, saranno colpiti in misura quattro-cinque volte superiore a quella degli altri magistrati. Dunque, quelli che guadagnano di meno pagano di più”. “In questa manovra – ha concluso il segretario – si può leggere la volontà di punire la magistratura italiana. Per questo risponderemo con uno sciopero”. La riunione del ‘parlamentino’, che dovrà proclamare l’astensione dal lavoro, si terrà sabato prossimo. Da parte sua, il sottosegretario Letta, si legge in un comunicato di Palazzo Chigi, ”nel manifestare particolare attenzione e preoccupazione per le questioni illustrate” durante l’incontro con i rappresentanti delle magistrature, ”ha assicurato che le rappresenterà in tutte le sedi istituzionali”.

Sul piede di guerra anche i sindacati della dirigenza medica del Ssn. Venerdì, nella sede romana della Cimo-Asmd, è in programma una riunione dell’Intersindacale medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa proprio per fare il punto sul provvedimento messo a punto dal Governo, ritenuto dai camici bianchi “ingiusto e iniquo”, e valutare una eventuale manifestazione unitaria.

Fonte: Adnkronos

















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