No a qualsiasi proposta di riforma del sistema pensionistico, peraltro già riformato; sì a federalismo fiscale, lotta all’evasione fiscale, aiuti alle famiglie, aumento della tassazione su rendite finanziarie e patrimoniali. È la posizione del consiglio generale (il “parlamentino interno”) della Fim-Cisl di Modena, che si è riunito per discutere la manovra finanziaria 2011-2012 presentata dal governo. «Preso atto che vi era l’esigenza di una manovra correttiva dei conti pubblici e che alcuni punti della stessa possono essere condivisibili, – si legge nel documento del consiglio generale, che ha approvato la relazione introduttiva del segretario provinciale Fim, Claudio Mattiello e le conclusioni del segretario regionale Fausto Mantovi – riteniamo utile avviare un’analisi approfondita dei contenuti con il coinvolgimento di tutti gli organismi orizzontali e verticali per giungere a un giudizio unanime di tutta la Confederazione. Pertanto assume particolare importanza la discussione dell’assemblea generale della Cisl, convocata a Roma sabato prossimo 5 giugno». Per il consiglio generale della Fim di Modena è indispensabile avviare un tavolo di confronto con il governo per discutere gli aspetti non condivisi della manovra e modificare le misure che graverebbero solo sui lavoratori dipendenti e pensionati. Per questo il consiglio generale della Fim di Modena invita la Confederazione a prevedere iniziative di mobilitazione qualora i punti critici della manovra non fossero modificati.
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