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Domani a Modena convegno sui traumi vascolari

“Traumi vascolari: aspetti organizzativi e terapeutici in emergenza-urgenza” è il titolo del convegno in programma domani, venerdì 14 maggio, con inizio alle ore 8.00 a Palazzo Ducale, nella sede dell’Accademia militare. La città di Modena vanta una tradizione importante per quanto riguarda la chirurgia vascolare, che si traduce nella grande esperienza maturata nelle più avanzate tecniche operative, in un efficiente sistema di gestione ospedaliera delle emergenze-urgenze e nella presenza della Scuola di Medicina Militare all’interno dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Da qui è nata l’idea di unire i soggetti interessati per affrontare, insieme ai migliori esperti italiani e a un colonnello medico dell’esercito Usa, il tema dei traumi vascolari. E’ un argomento di grande interesse e attualità, sia per l’aumento della casistica della traumatologia vascolare in campo civile e militare, sia per le recenti catastrofi naturali.

“La chirurgia vascolare ed endovascolare ha fatto molti progressi ma è sempre più evidente che il risultato non è legato al solo gesto chirurgico, ma ad una filiera coordinata di interventi che permettano rapidità ed efficienza di primo soccorso, trasporto adeguato ed organizzazione nel centro di secondo livello – spiega il prof. Gioacchino Coppi, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia vascolare dell’Azienda USL – Le situazioni possono essere molto diverse a seconda delle sedi, delle modalità e cause del trauma. Nelle grandi emergenze e nei maggiori centri si é resa sempre più evidente la necessità di coordinamento dei diversi gradi di emergenza-urgenza con coinvolgimento anche di secondi livelli a grande distanza per la possibilità di rapidi trasporti”.

L’ attività dell’Unità operativa di Chirurgia vascolare si svolge nell’Ospedale Civile S.Agostino Estense, dove si registra un numero di circa 300 gravi politraumi ogni anno, dei quali un centinaio comportano danni arteriosi che richiedono interventi di riparazione salva-vita o salva-arto come l’innesto di by-pass, ricostruzioni e embolizzazioni (cioè la chiusura dei sanguinamenti). Quanto ai dati più generali, ogni anno si effettuano oltre 1.200 ricoveri e fra i 1.500 e i 1.600 interventi. Nell’Unità operativa lavorano 11 medici e 13 infermieri.

Riguardo alle caratteristiche del reparto, l’Unità operativa è in grado di offrire un iter diagnostico e terapeutico completo a quanti siano affetti da una patologia vascolare arteriosa o venosa primaria o traumatologica, in particolare con tecniche poco invasive. Oltre a ciò si occupa dell’attività di prelievo di segmenti vascolari e di reni, e di trapianti renali. L’attività si svolge in ambulatori divisionali e dedicati attivi tutte le mattine dal lunedì al venerdì, in un reparto di degenza con 19 posti letto. E’ inoltre attivo un servizio di consulenze urgenti e ordinarie attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, dove si compiono più di 18.000 prestazioni all’anno. Una parte corposa dell’attività viene eseguita in sale radiovascolari, sempre a cura dell’équipe di Chirurgia vascolare, con interventi di angioplastica sia periferica che carotidea, tecniche in cui l’équipe è particolarmente esperta e riconosciuta a livello internazionale. L’équipe è anche responsabile della attività di espianti renali per la provincia di Modena ed esegue, in collaborazione con l’Unità operativa di Urologia diretta dal prof. Bianchi, i trapianti renali programmati e gestiti dalla Nefrologia del Policlinico.
















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