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Formigine: Stefano Bavutti, ex consigliere comunale, interviene sul testamento biologico

Su richiesta di alcuni cittadini, l’Amministrazione si appresta ad istituire il registro dei testamenti biologici. Tuttavia non è materia semplice da regolamentare, e ben ha fatto il Sindaco Franco Richeldi a ritardare la discussione in Consiglio Comunale per documentarsi presso Prefettura e Ministero. In primo luogo occorre precisare che se tale albo fosse istituito, non avrebbe alcuna validità giuridica. In mancanza di una normativa nazionale che le regoli, nessun medico è tenuto a rispettare le dichiarazioni di un cittadino italiano sull’accettazione o meno di future terapie, anche se messe per iscritto e firmate davanti a un pubblico ufficiale, sia esso un notaio o un dipendente comunale.

Inoltre, tramite una delibera del consiglio comunale, non è possibile nominare il «fiduciario», cioè colui che dovrebbe assicurare al testatore l’esecuzione delle sue volontà. La procedura di istituzione del registro deve essere compatibile con le richieste del Garante della Privacy e, se si vorrà realizzare un servizio di registro dei testamenti biologici che possa essere utile ai cittadini, questi dovrà essere disponibile 24 ore su 24, per consentire a chi redige il testamento biologico di modificare in qualsiasi momento le sue volontà, e ai medici curanti di consultarlo in qualsiasi giorno, festivi compresi.

Tale servizio dovrebbe poi essere disponibile sull’intero territorio nazionale, qualora sopravvenisse un incidente o una malattia improvvisa al di fuori del Comune di residenza. E’ ovvio che predisporre un servizio di registro dei testamenti biologici attivo 24 ore su 24 e una rete informatica accessibile sull’intero territorio nazionale comporterà per il Comune costi non marginali.

Pertanto – conclude Bavutti – a meno di non dichiarare espressamente che lo scopo non è quello di offrire un servizio al cittadino, ma quello di esercitare pressione politica sul governo nazionale al di fuori del rispetto del principio di legalità, è opportuno che la nostra Giunta comunale affronti questo oneroso iter per varare un registro che non ha alcuna validità giuridica?
















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