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Aimi a Muzzarelli sulla Cispadana

“Anche noi vogliamo la Cispadana, figuriamoci; quello che non vogliamo è che si realizzi sul progetto partorito nel 1963, oggi superato per impatto ambientale, economico e per ragioni di semplice buon senso. Non si possono buttare danari pubblici per costruire una ‘pista da cross’ tra i paesi”.

 Ad affermarlo Enrico Aimi, candidato capolista del PDL alle prossime elezioni regionali che sta seguendo da vicino la vicenda.

“Insieme ai comitati favorevoli al passaggio a nord della Cispadana, abbiamo avuto modo di illustrare a Roma al Ministro alle infrastrutture Altero Matteoli, tutte le ragioni e le perplessità di una scelta sbagliata partorita dell’allora Partito Comunista. C’è stata e continua ad esserci ancora troppa ottusità ideologica. Come si fa ad avallare un progetto di una ‘superstrada’, più lunga, più costosa, a zig zag tra i centri abitati; un’opera che finirà peraltro, nelle fasi della sua esecuzione, per bloccare le attività commerciali per anni, per dividere in due i paesi attraversati, che necessiterà di una serie esorbitante di cavalcavia e che quindi costerà molto di più producendo inquinamento a ridosso dei centri abitati. Senza dire, poi, dei tempi d’esproprio e dei danni economici ai cittadini, le cui proprietà, anche dopo queste improvvide dichiarazioni del duo Muzzarelli Costi, sono con grande probabilità precipitati. Provino ora i proprietari degli immobili impattati dal vecchio progetto ad andare in banca, per qualsivoglia anche serissima necessità, a chiedere un finanziamento dando a garanzia la propria abitazione. Si sentiranno dire, nella migliore delle ipotesi, che purtroppo la loro casa in conseguenza di quel progetto vale poco o nulla. Un bel autogol alla vigilia delle elezioni. Matteoli è stato molto diretto l’altro giorno a Modena – ha evidenziato Aimi – prima di partire vogliamo vederci chiaro e il progetto deve passare per Roma, ha detto il Ministro, evidenziando che anche i tecnici concordavano sul poco lusinghiero giudizio espresso dal sottoscritto sul progetto così com’è.

Sono a favore alle infrastrutture – ha concluso l’esponente del partito di Berlusconi – ma di quelle serie; il passaggio a nord consente di realizzare una strada diritta, su confini poderali in aree depresse, con minore impatto ambientale e risparmio di spesa”.
















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