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Modena, i professionisti ed il contrasto alle infiltrazione mafiose in costruzioni e appalti: un convegno al Baluardo

Costruzioni, appalti e mafia: il ruolo del professionista nel contrasto alle infiltrazioni mafiose”: questo il titolo del convegno promosso dall’Ordine degli Ingegneri di Modena per martedì 16 marzo al Baluardo della Cittadella e presentato questa mattina presso la sede dell’Ordine, in piazzale Boschetti 8.

“L’Ordine degli Ingegneri di Modena – ha detto Pietro Balugani, presidente dell’Ordine, nel corso della presentazione del convegno – ha voluto promuovere questo incontro perché, nell’ambito della nostra professione, soprattutto nel settore degli appalti e dell’edilizia, abbiamo la percezione che le infiltrazioni mafiose stiano prendendo sempre più piede anche nel nostro territorio. Come professionisti, tuttavia, non vogliamo né essere i primi né gli ultimi a trattare questo tema, sebbene la nostra categoria sia coinvolta in modo più diretto. In questo modo auspichiamo di dare il nostro contributo”.

“Il ruolo delle professioni – ha detto invece, Enza Rando, responsabile dell’ufficio legale di “Libera – Nomi e numeri contro le mafie” – è fondamentale. L’ iniziativa in programma il 16 marzo è l’unica in Italia promossa da un Ordine professionale ed è significativo che si tenga a Modena, una città ricca, che costituisce terreno fertile per le mafie, che hanno capitali liquidi da investire. Spesso, si pensa che la mafia ci sia solo quando spara, invece, la mafia c’è quando investe i propri capitali sul territorio. Con queste iniziative, i professionisti si dimostrano cittadini attenti, avvicinandosi alle istituzioni per il contrasto alla mafia”. Concorde sull’importanza dell’iniziativa anche Vincenzo Pasculli, esperto in analisi e verifiche organizzative di amministrazioni pubbliche. “Nel 1999, in seguito a Tangentopoli, pè nato l’Osservatorio Provinciale sugli Appalti Pubblici, che ha l’obiettivo di monitorare, appunto, tutti gli appalti pubblici della provincia di Modena, incluse le ditte vincitrici. Inoltre, questo strumento intende non lasciare solo il professionista che, nell’ambito del proprio lavoro, per esempio nei cantieri, venga a conoscenza di anomalie ed intenda segnalarle agli organismi di competenza. Sebbene, a Modena, non ci sia collusione tra politica e mafia, l’anello debole è rappresentato dai cantieri, dove, appunto, operano i professionisti”.

“La figura dell’ingegnere, che quotidianamente vive il cantiere – ha concluso Tiziano Borghi, ispettore presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Modena – può concretamente fornire un aiuto nel contrastare la proliferazione dell’illegalità. Soprattutto perché le infiltrazioni sono più frequenti nei subappalti che negli appalti principali. E le anomalie possono essere rilevate più facilmente da chi lavora direttamente sul campo”.

Il programma del convegno, con inizio alle ore 15, prevede gli interventi di: Vito Zincani, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modena, su “Il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’edilizia”; Nino Amadore, giornalista de “Il Sole 24 Ore”, parlerà de “La zona grigia: professionisti al servizio della mafia” ; Cesare Giuzzi, giornalista de “Il Corriere della Sera” e Davide Milosa, giornalista de “Il Fatto Quotidiano” interverranno sul tema “Lombardia: l’esportazione del sistema ‘ndrangheta; l’intervento di Vincenzo Pasculli, esperto in analisi e verifiche organizzative di amministrazioni pubbliche, avrà come tema l’“Analisi e monitoraggio degli appalti pubblici”. Mentre Tiziano Borghi, ispettore della Direzione Provinciale del Lavoro di Modena, spiegherà come “Il lavoro nero aiuta le mafie”. Su “Il ruolo dell’organismo provinciale per il coordinamento delle attività di vigilanza” verterà, invece, l’intervento dell’ ing. Leo di Federico, coordinatore della Area Sicurezza S.P.S.A.L.

della Provincia di Modena – Azienda USL di Modena, mentre l’ ing. Daniela Pedrini, responsabile della direzione tecnica del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna e Presidente S.I.A.I.S., parlerà del “Codice etico delle imprese”. Ultimo intervento in programma quello di Enza Rando, avvocato e membro dell’ufficio di Presidenza Nazionale e responsabile dell’Ufficio Legale Nazionale dell’Associazione “Libera – Nomi e numeri contro le mafie”, che esporrà agli intervenuti l’attività de “L’antimafia sul territorio”.

Modera l’incontro Claudio Salvaneschi, direttore della Gazzetta di Modena.
















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