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Filippi (PDL): il decreto interpretativo va incontro alla democrazia

Il partito democratico reggiano che non ha mai nulla da proporre ai cittadini, usa il decreto interpretativo proposto dal governo per fare campagna elettorale. Le frasi polemiche dei candidati del Pd reggiano, sono parole al vento; si tratta invece di un decreto a tutela del diritto di voto: sono i cittadini a scegliere, non certo i giudici ad imporre. Così Fabio Filippi, candidato capolista PdL alle elezioni regionali.

Gridare al golpe dinnanzi ad un provvedimento promulgato dal Presidente della Repubblica significa non avere nemmeno rispetto per le istituzioni nello svolgimento del loro compito costituzionale. D’altra parte il provvedimento in oggetto, non è una novità nella storia delle elezioni del nostro paese. Provvedimenti amministrativi di carattere interpretativo sull’andamento delle attività di spoglio, risalgono agli inizi della storia repubblicana.

Oggi il Governo ha scelto la strada della certezza e della garanzia per la democrazia. Il Governo ha voluto mettere fine alla difficoltà interpretativa sollevata dai giudici amministrativi, che hanno spesso assunto sul tema della presentazione delle liste elettorali opinioni diverse e contrastanti. Il cittadino ha il diritto di conoscere anzitempo il regime giuridico che lo impegna anche sotto il profilo dell’elettorato passivo. L’azione del Governo non può pertanto essere oggetto di critica, bensì di apprezzamento nell’orientare con certezza l’interpretazione dei giudici per il presente e per il futuro.

A ben vedere il risultato non cambia – conclude Fabio Filippi: Il 28 e 29 marzo i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sui candidati regionali, con la certezza che le liste politiche saranno tutte presenti.
















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