L’onda nera provocata dall’inquinamento del Lambro ha iniziato a transitare ieri sera, poco prima delle 20, nel tratto reggiano del Po.Alle 16 di oggi non si registravano particolari emergenze, ma i danni all’ambiente sono certamente rilevanti: la miscela di idrocarburi e petrolio fuoriusciti all’alba di martedì dall’ex raffineria di Villasanta di Monza ha infatti provocato l’imbrattamento di tutta la sponda destra del fiume – sulla quale si appoggia la corrente – e di alcune zone di ristagno all’interno dell’area di rinaturalizzazione dell’Isola degli internati a Gualtieri, che nei prossimi giorni dovranno essere sottoposte ad un intervento di bonifica per rimuovere i depositi oleosi che si preannuncia già particolarmente complicato ed oneroso.
“Fortunatamente i presidi sistemati all’Isola Serafini sono risultati molto efficaci, trattenendo una grande quantità di materiale che è stato via via pompato fuori dal fiume – commenta la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio, Federica Manenti – Purtroppo parte della macchia oleosa era già transitata, e in queste ore sta attraversando il tratto reggiano del Po. Nessun problema invece all’impianto di pompaggio della Bonifica a Boretto, protetto da una barriera di sabbia, e sotto controllo anche la situazione in altri punti nei quali avrebbero potuto manifestarsi dei ristagni, come Foce Enza a Brescello ed il porto turistico e commerciale di Boretto”.
Alle 17 la cabina di regia della Protezione civile si sposta a Ferrara, dove si stanno sistemando altri pannelli assorbenti a Ponte Lagoscuro a protezione della città, degli impianti idropotabili in connessione con il Po e del Parco del delta.
Nel frattempo, l’Arpa di Reggio prosegue con i campionamenti – che dureranno per tutta la giornata di domani, sabato – finalizzati a valutare le conseguenze ambientali dell’inquinamento prodotto dallo stabilimento di Monza.
Per soccorrere animali eventualmente imbrattati dalla macchia oleosa, in serata inizierà una ricognizione, coordinata dal Raggruppamento delle Ggev e dal Cras Lipu Crocealata di Reggio Emilia, alla quale parteciperanno anche diversi volontari delle associazioni rivierasche di Protezione civile. I controlli partiranno dalle due grandi isole di fronte a Boretto, habitat preferenziale per l’avifauna.
Si ricorda che l’eventuale ritrovamento di animali imbrattati va segnalato immediatamente al Centro recupero Lipu 338.2206406 oppure alla Polizia provinciale 0522.792222 o in caso di difficoltà anche alle Ggev 335.201316.
A chi dovessi imbattersi in un animale in difficoltà, il Cras Lipu Reggio Emilia consiglia di tenere gli animali al caldo (temperatura ottimale 40°, ad esempio con l’auto avviata ed il riscaldamento acceso) e metterli in una scatola di cartone, bucherellata per far entrare aria e chiusa per tenerli al buio (è fauna selvatica quindi si troverebbe in difficoltà e sotto ulteriore stress se esposta ad un ambiente umano, inusuale).