Incontro in Regione, convocato dall’Assessore regionale Armando Campagnoli e dal Direttore regionale INPS Giuseppe Greco, con le Organizzazioni sindacali confederali regionali e provinciali di Bologna CGIL-CISL-UIL per verificare i casi di ritardi nell’erogazione dei trattamenti degli ammortizzatori in deroga e sulle presunte responsabilità di INPS che sono state segnalate dai Sindacati sui mezzi di informazione.La Regione ha ricordato che i propri uffici hanno esaminato tutte le domande pervenute nel corso del 2009, autorizzandone 9.643 a livello regionale, corrispondenti a 4.160 imprese interessate, con 30.000 lavoratori/lavoratrici coinvolti. Per Bologna sono state esaminate tutte le domande pervenute per il 2009, autorizzandone 1919, corrispondenti a 1050 imprese, con 6524 lavoratori coinvolti.
Regione ed INPS hanno inoltre mostrato alle Organizzazioni sindacali che anche per ciò che riguarda Bologna, i singoli casi concreti di autorizzazione o erogazione completate con tempi più lunghi o ancora da completare derivano in buona parte dall’invio tardivo – da parte delle imprese o delle associazioni o consulenti da esse incaricati – dei documenti necessari sia per l’autorizzazione da parte della Regione, sia per l’erogazione dell’indennità da parte dell’INPS.
Infatti oltre il 60% delle richieste di accesso alla deroga pervengono da imprese o associazioni alla Regione dopo due o tre mesi dall’inizio della sospensione effettiva dei lavoratori e analoghi ritardi di tre mesi circa sono stati registrati nella presentazione dei documenti necessari all’INPS, sempre da parte delle imprese o associazioni per la liquidazione delle prestazioni in deroga.
Le Organizzazioni sindacali hanno preso atto delle informazioni fornite da Regione e INPS e l’INPS si è comunque dichiarata disponibile ad assicurare una sede di confronto continuo dove esaminare e risolvere congiuntamente casi specifici.