“’L’urlo di Chen fa tremare l’occidente’: il titolo di un famoso film con protagonista Bruce Lee, calza a pennello sulla situazione che è venuta a crearsi anche nella nostra provincia in materia di immigrazione cinese. Dal lavoro irregolare, allo sfruttamento dei minori fino ad una vera e propria invasione del mercato con prodotti contraffatti e, talvolta, pericolosi per la nostra salute, i segnali sono piuttosto chiari ed evidenti. Senza contare la lenta e silenziosa diffusione a macchia d’olio nella gestione di attività commerciali, con i bar in prima fila. La presenza del “Dragone” e’ cosi’ pervasiva che tra qualche anno vivremo non in Italia ma in Cinalia ”. Ad affermarlo il candidato del PDL alle prossime elezioni regionali Enrico Aimi che ha voluto porre l’accento sull’immigrazione cinese nella provincia di Modena.
“I figli del grande e democratico comunismo d’oriente – ha sottolineato Aimi – forse stanchi dell’oppressione cui sono sottoposti nel proprio paese d’origine (dove tutt’ora sono attivi migliaia di Laogai, veri e propri campi di concentramento e di lavoro forzato), si stanno inserendo nel nostro tessuto grazie anche alle porte spalancate che la sinistra ha lasciato volentieri aperte, in nome di un’accoglienza a 5 stelle garantita senza se e senza ma. Non bastava dunque la crisi ad affossare ulteriormente l’economia locale in affanno: ora anche i cinesi fanno la loro parte, inserendosi nel tessuto economico in barba ai principi che regolano il mercato del lavoro e non solo; ciò, con tutte le conseguenze del caso, grazie anche alla complicità della superficialità politica di coloro che mai si sono curati né preoccupati degli esiti disastrosi che prima o poi avrebbero iniziato a palesarsi. Nel ringraziare le forze dell’ordine, alle quali va il nostro sentito plauso per il loro operato che ha permesso ancora una volta di far venire alla luce situazioni di irregolarità a dir poco clamorose ( ma quante ce ne saranno ancora in giro per la provincia? ) siamo a ribadire che il periodo della tolleranza è finito. Utile quindi proseguire nell’attività di controllo e di bonifica di tutte quelle attività irregolari gestite da immigrati sul territorio, non solo ovviamente cinesi. Occorre una sterzata decisa , anche perchè – ha concluso Aimi – il conducente, di sinistra, di fronte anche a questi problemi non si e’ avveduto del fatto che, poco più avanti c’e’ il burrone”.