Dopo la richiesta di autosospensione presentata nei giorni scorsi da Pd e Psi, ieri sera il consiglio comunale di Finale Emilia ha discusso la mozione di sfiducia al Sindaco Raimondo Soragni, presentata da Rifondazione Comunista e Pdl. Dimissioni che, secondo le opposizioni, sarebbero state doverose dopo la scelta di Soragni di candidarsi all’Assemblea legislativa regionale nelle liste dell’Udc. Da qui la mozione di sfiducia, votata solo da 7 consiglieri su 8 dell’opposizione. Per passare avrebbe avuto bisogno del voto favorevole di 11 consiglieri comunali.
“Con la fiducia rinnovata al Sindaco Soragni la sinistra legittima il trasformismo politico – dichiara il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni -. Soragni predica coerenza amministrativa e politica ma in realtà fa l’esatto contrario. Pur di candidarsi alle elezioni regionali non ha esitato ad abbandonare la sua maggioranza e a candidarsi nell’UDC. L’unica soluzione a fronte di una scelta del genere sarebbero state le dimissioni immediate da sindaco. Ieri sera in Consiglio comunale è stata buttata al vento l’occasione di fare chiarezza. Evidentemente a sinistra ha prevalso la voglia di mettere la ‘polvere sotto il tappeto’ al posto di fare un’azione alla luce del sole. La resa dei conti tra Pd e Soragni – conclude Leoni – è comunque solo rinviata a dopo le elezioni regionali”.