Per mesi, fingendosi un uomo, importunò, con telefonate e sms a contenuto sessuale due ragazzine minorenni: una donna bolognese di 37 anni è stata condannata con il rito del patteggiamento, a due anni di reclusione, per violenza sessuale, molestie e lesioni. I fatti risalgono al 2006 quando le due ragazzine avevano dodici e tredici anni. Una volta entrata in possesso del numero di cellulare la donna, blandendo le sue vittime anche con regalini che lasciava in punti prestabiliti senza farsi vedere e facendo lei stessa le ricariche dei telefonini delle ragazzine, cominciò il martellamento. Iniziò a molestare le minorenni tramite il cellulare, arrivando a 15mila contatti – tra sms e telefonate – in 6 mesi, da gennaio a giugno 2006. Furono i genitori delle due adolescenti a sporgere denuncia all’autorità giudiziaria.
La donna, che ha ammesso le sue responsabilità in sede giudiziaria, effettuava anche telefonate, con voce contraffatta per sembrare un uomo, nei confronti della ragazzina 13enne la quale veniva indotta a pratiche di autoerotismo. Per queste chiamate la donna è stata condannata per i reati di violenza sessuale e lesioni, poiché l’adolescente ha subìto anche danni psicologici a causa di questa grave vicenda. Tra la 37enne – che lavorava come commessa in una nota pasticceria del capoluogo emiliano – e le ragazzine, non vi furono contatti diretti o una conoscenza personale.
Il rito del patteggiamento è stato avallato dal pm Luca Tampieri, anche per non dover sottoporre durante un ipotetico processo le due minorenni ad un ulteriore trauma psicologico nel ricordare le molestie subite.