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Apicoltura modenese: contributi per qualificare il prodotto

Gli apicoltori modenesi hanno tempo fino a lunedì 22 febbraio per presentare la domanda alla Provincia di Modena per chiedere l’assegnazione di contributi per il miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele per l’anno apistico 2009-2010. Si tratta della domanda definiva che segue il pre-bando dell’autunno scorso.

Le richieste devono essere inoltrate al servizio Agroambiente della Provincia di Modena dell’assessorato Agricoltura (via Rainusso 144, Modena; informazioni 059 209765) utilizzando l’apposito modello predisposto da Agrea (Agenzia regionale per l’erogazione in agricoltura).

Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili nel sito Agrimodena.

I contributi serviranno per finanziare interventi in conto capitale che variano dall’assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori, alle attività destinate a diversificare le tipologie di miele prodotte.

Tra le novità l’aumento dal 30 al 50 per cento della spesa ammissibile per il contributo previsto per l’acquisto di sciami allo scopo di sostenere maggiormente il ripopolamento del patrimonio avicolo e nuovi criteri di priorità per l’attribuzione dei punteggi.

Secondo i dati più recenti del censimento apistico regionale (fonte assessorato regionale alla Sanità) in provincia di Modena vi sono oltre 300 apiari (postazioni) per circa 10.000 alveari.

Se si stima che un arnia produce mediamente sui 18 chili, la produzione annua si aggira sui 180 mila chili per un fatturato valutato oltre i 500 mila euro.

Gli apicoltori professionisti (quelli che producono miele da commercializzare e devono sottostare alle norme di legge del settore) in provincia di Modena sono circa una trentina. Mentre gli apicoltori che detengono api ad uso e consumo familiare sono all’incirca 300.

















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